martedì 30 giugno 2009
Sfogo (poi basta)
Pietrificato, consapevole che c'è (perchè deve pur esserci) una lezione in tutto questo. Ma anche Don Chisciotte si sarebbe rotto i coglioni a un certo punto. Mi immergo nuovamente nell'adolescenza più incazzata ascoltando a un volume gagliardo Farm, il nuovo dei Dinosaur Jr. Superalbum... grezzo, melodioso e pop grungy come non se ne sentono da tanto. Liriche e canzoni semplici semplici, non curate e a bassa fedeltà, come il mondo là fuori. Ecco, oggi ho trovato 1 motivo per incazzarmi di gusto. 3 semplici lettere al posto di 2 numeri. Alle settimane di lavoro che ho mandato al diavolo spero si aggiunga presto quel pirla di un prof.
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Rabbia (intro)
Che i professori baroni e tutta la loro ignobile casta vengano presto ricoperti di vergogna e dell'infamia che si meritano.
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lunedì 29 giugno 2009
The Mars Volta: Octahedron
E' uscito il nuovo album dei The Mars Volta intitolato Octahedron. Si sono buttati su un progetto (quasi) acustico e (quasi) normale, partorito da un lavoro di sottrazione alla consueta acccozzaglia di suoni, strumenti improbabili e altrettanto difficili cambi di tempo, dietrofront sonori da mal di mare. Lo dissi in tempi non sospetti, suonate facile. Per gli amanti, comunque le solite bordate progressive non mancano, ma rispetto agli standard a cui ci avevano abituati dai... potrebbero applicarsi di più, l'impegno c'è. Since we've been wrong è il primo singolo, figlioccio di Since I've been loving you di Plant & del Pagina. Solita bella copertina. Al termine dell'ascolto completo serve il provvidenziale "beverone" di gatorade, polase e varie ed eventuali... disco impegnativo.
Ps: qualche brano in streaming@ http://www.myspace.com/themarsvolta
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Suoni
venerdì 26 giugno 2009
giovedì 25 giugno 2009
Daniel Merryweather: Love & War
Love & War è il debut album di Daniel Merryweather, ventiseienne australiano che in passato ha prestato l'ugola a Stop Me, singolo di lancio per “Versions” LP di Mark Ronson di un paio di anni fa. Per chi non lo sapesse Ronson ha prodotto il multi premiato Back in Black della Winehouse, quindi non è proprio l'ultimo arrivato e se ha deciso di mettere lo zampino e lanciare Merryweather deve averci visto giusto. L'iniziale For Your Money con il piano, un assolo di chitarra secco e atmosfere sofferte è un ottimo biglietto da visita per il giovane cantante, il cui gusto si è formato attorno a classici pop e soul raffinati e mai banali. L'album unisce momenti più ritmati ad esempio con Change (peccato per quell'inciso rap clonato dallo stile di Kanye West) a pezzi intrisi di malinconia come Cigarettes, quasi un omaggio ai grandi padri del soul (vedi Otis Redding), la successiva Red è il singolo luccicante per fare breccia nelle playlist delle radio. Nella lista dei difetti, forse qualche scippo di troppo, resta il fatto che omaggi più o meno espressi nelle 12 canzoni presenti sono fatti con classe e misura, senza risultare artefatti, come accaduto in passato per colleghi troppo ruffiani (ricordate Ricky Fante? Se la risposta è no, ecco cosa succede a strafare scopiazzando senza un minimo di originalità). Sicuramente un buon punto di partenza, sopra la media del genere.
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Suoni
martedì 23 giugno 2009
Nostalgia nostalgia canaglia
L' amico FostinPowers ha pubblicato sul suo blog (http://happyfost85.spaces.live.com/default.aspx) non un semplice post ma una piacevole carrambata su "Senzatende" straordinerio programma radiofonico pirata andato in onda nel 2003 (l'anno prima il battesimo del fuoco con "Starway to Rock"). Quanti bei ricordi, eravamo grandiosi!
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Situazioni
sabato 20 giugno 2009
Listen Up
Il migliore spot in assoluto (per presentare la raccolta Stop the clocks del 2006)... purtroppo manca ancora molto tempo all'agognato megaconcertone degli Oasis a Milan0 (30 agosto)... nell'attesa ho scovato il migliore spot in circolazione che può essere anche un trailer della scaletta. MAD FER IT!
giovedì 18 giugno 2009
Kasabian: West ryder pauper lunatic asylum
Per capire le ispirazioni, non solo in termini di suono ma anche di attitudine e immagine dell'ultimo album dei Kasabian occorre scomodare grandi nomi della musica inglese e una tradizione per le copertine ricche di particolari, chiavi di lettura, simbolismi e costumi improbabili tanto cara alla terra d'albione. A tale proposito viene subito in mente Their satanic majesties' request dei Rolling Stones, in cui l'immagine di Jagger, Jones e Co. è eccessiva e sopra le righe, papale papale come la foto scelta per la copertina di West Ryder Pauper Lunatic Asylum, altro titolo kilometrico e altro album che pesca a piene mani da suoni psichedelici e da accostamenti (solo) teoricamente improbabili tra sonorità sfocate, stanche ballad, ipnotici ritmi indiani, e rock elettronico. Fra strumentali veloci e intro di chitarra importanti il disco prosegue in maniera fluida all'insegna dell'eterogeneità. Underdog e Vlad the impaler rappresentano la maturità sonora della combriccola.
Fast fuse sembra una b side d'epoca sixties e per incedere e ritmo pare opera dei Kinks o degli Yardbirds. Sinceramente viene da chiedersi cosa ci azzecchi con il lento andamento della pigra Thick as thieves o della lasciva Fire, (altro singolo estratto) in cui sembra di ascoltare la colonna sonora di un qualche western allucinato. La risposta è semplice: un bel niente, per fortuna... Giunti al terzo album e alla piena maturazione artistica i Kasabian confezionano un lavoro importante, che se ne frega di essere smaccatamente commerciale: non vogliono solo omaggiare o scimmiottare questa o quella formazione, la volontà e l'ambizione di Serge Pizzorno _chitarrista e compositore della band_ è piuttosto quella di essere (con classe sopra la media) nell'arco di 12 canzoni uno, nessuno e centomila e a giudicare dai risultati, questa schizofrenia musicale non merita affatto il manicomio (lunatic asylum) menzionato nel titolo.
Fast fuse sembra una b side d'epoca sixties e per incedere e ritmo pare opera dei Kinks o degli Yardbirds. Sinceramente viene da chiedersi cosa ci azzecchi con il lento andamento della pigra Thick as thieves o della lasciva Fire, (altro singolo estratto) in cui sembra di ascoltare la colonna sonora di un qualche western allucinato. La risposta è semplice: un bel niente, per fortuna... Giunti al terzo album e alla piena maturazione artistica i Kasabian confezionano un lavoro importante, che se ne frega di essere smaccatamente commerciale: non vogliono solo omaggiare o scimmiottare questa o quella formazione, la volontà e l'ambizione di Serge Pizzorno _chitarrista e compositore della band_ è piuttosto quella di essere (con classe sopra la media) nell'arco di 12 canzoni uno, nessuno e centomila e a giudicare dai risultati, questa schizofrenia musicale non merita affatto il manicomio (lunatic asylum) menzionato nel titolo.
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Suoni
lunedì 15 giugno 2009
Chi è costui?
Here we go again, another start... vabbè, mollo l'inglese al volo che è meglio. Come al solito i rientri sono traumatici e detto senza tante menate deprimenti, l'appeal delle zanzare, l'afa incombente e i soliti discorsi marci mi hanno fatto piombare in uno stato apatico skandaloso. Le ferie anticipate in Tunisia (@kelibia) sono state maggiche...
Nella medina di Tunisi, ovvero la città vecchia, cuore pulsante degli scambi nell'antico mercato cittadino e di infiniti negozi e banchetti con cibo e prodotti di artigianato locale per turisti (affascinanti, cristallizzati e tristi allo stesso tempo), ci siamo imbattuti in un "negozio" che vendeva maglie di calcio. Superatolo distrattamente mi accingo a proseguire, quando il "titolare" un mafioso sociopatico mi ha brancato per il braccio e mi ha tirato una pezza assurda (che neanche Gift...). Sinceramente non me ne fregava niente di prendere una maglietta del Milan, o di qualsiasi altro club europeo soprattutto quando la posso trovare ovunque ad esempio alla fiera), però l'uomo non mollava e siccome non volevo marcire nella medina l'ho presa.Yes.
Ho contrattato, com'è come non è ho preso la maglia della nazionale tunisina a 7 euri. Questo in soldoni è essere indie. Non chiedetemi chi è tale Ben Saada titolare del 7 nella nazionale tunisina, so solo che gioca nel Nizza e a giudicare dalla foto porta molto bene gli anni (classe 1984). Un tunisino mi ha detto che è abbastanza forte, l'altro che è una pippa. Rock n roll.
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sabato 6 giugno 2009
Back in five minutes
Per qualche giorno dileguommi (come direbbe il Venerabile Bebe)... ci vediamo sabato 13.
Ciao Carbonari!!!
venerdì 5 giugno 2009
The Black Crowes:Lions
Facile fare i fighi adesso, che il new metal buzzurro à la Limp Bizkit è roba da preistoria (per fortuna), adesso che non è più un crimine suonare sano e robusto rock n roll come Dio comanda. Ma non credete,di tempacci duri ce ne sono stati tanti in passato, sotto le mazzate dei vari Eminem o del primo Fred Durst di turno, anche per i fan dei Black Crowes, from Atlanta, definiti da Melody Maker il gruppo rock'n'roll più rock'n'roll del mondo. Quando i Black Crowes lasciarono l'ultimo album prima del break nel lontano 2001 erano merce rara per davvero. Primi discepoli dei maestri, coerenti e una spanna sopra la media. Ripeto discepoli e non semplici epigoni. Suoni diversi, ma uguali casini per questi Oasis d'oltreoceano (il sound è altro rispetto ai mancuniani): altri i modelli ma (scusate per questa rima sadica) stessi i coltelli che i fratelli Rich e Chris Robinson si sono tirati in passato. Shakerate il tutto con droghe, donne, risse, concerti da folle, canzoni meravigliose e storie allucinate, allucinogene e psichedeliche (della migliore specie) e otterrete un quadro attendibile dei Black Crowes dei tempi, ammesso che le vecchie abitudini siano desuete. Il tour che fecero con gli Oasis nel 2001 definito ironicamente "The tour of brotherly love"supportava Lions:un disco coi controcazzi. A partire dal fischio degli ampli che introduce l'opener track Midnite from the inside out, o gli effettini di Lickin, sporco primo singolo attuale ancora adesso. Come on chiude l'ottimo trittico iniziale. Il respiro lo porteranno altre canzoni, dolci e delicate come Miracle to me o la cavalcata soul Lay it all on me. La vera gemma, perché di gemma stiamo parlando è No use lyng che combinando il wah wah col leslie crea un atmosfera perfetta, il modo migliore per dirsi addio, per congedarsi.
Sparatevi a palla l'intro se vi volete bene.
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giovedì 4 giugno 2009
Pay attention!
-I gargarismi della cantante sono grevi, però il video merita il full screen-
Di rimando vi invio al link dedicato:
http://www.youtube.com/homeproject
Di rimando vi invio al link dedicato:
http://www.youtube.com/homeproject
dove potete trovare splendide foto come questa:
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martedì 2 giugno 2009
lunedì 1 giugno 2009
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