10 canzoni per continuare a credere, a
cavallo tra 2013 e 2014, ai Los Campesinos!, miliardesima “nex big
thing” d'Albione, prima osannata, poi dispersa e puntualmente
resuscitata. Per fortuna No Blues, ultima prova del gruppo Gallese
offre 41 minuti e 53'' di conferme. La formazione, nome “grosso”
per l'indie pop britannico verso la fine degli anni Zero, si era un
po' persa per strada, e il recente abbandono della bassista storica
Ellen Campesino non lasciava presagire nulla di buono. Invece lo
scossone è servito ai nostri per aggiornare una formula che segue
dogmaticamente gli stilemi di certo brit pop. Parte del merito va
data al producer John Goodmanson (in cabina di regia anche con Dead
Cab for Cutie e Blonde Redhead) per aver valorizzato al meglio il
materiale a disposizione. Non a caso For Flotsam strizza l'occhio ai
Suede con la sua epica sonora. Il trittico iniziale sgombra il campo
da dubbi e paranoie: No Blues diventerà nodo cruciale nella
discografia dei Campesinos!: canzoni ben prodotte, brevi, fresche _
in una parola efficaci _ accompagnano liriche meno teenager oriented
di un tempo e maggiormente consapevoli. A dispetto del titolo,
evidente inno alla spensieratezza in contrapposizione al mood del
Delta, ci sono momenti malinconici quasi sempre celati ma evidenti in
Glue Me. Se Let it Spill omaggia i Cure in giornata buona, la melodia
di Avocado Baby, secondo singolo è l'ennesimo ingranaggio perfetto,
con un chours che si imprime dal primo ascolto. Idem per What dead
leaves behind.
domenica 19 gennaio 2014
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento