In rigoroso ordine alfabetico:
alternative, grunge, hard rock ed heavy. Su queste coordinate, si
muove il secondo capitolo dell'avventura discografica dei Rhyme
intitolato The Seed and The Sewage. 47 minuti di adrenalina per
il follower di Fi(r)st. Dal debutto (sorprendente) di un paio d'anni
fa ad oggi e nello specifico a questo disco (licenziato dalla nuova
label Scarlet/Bakerteam Records ed uscito a fine 2012) di acqua sotto
i ponti ne è passata parecchia: parallelamente a una fitta rete di
date in Italia, i Rhyme hanno trovato anche il tempo per un tour a
Mosca, Kiew e Varsavia come supporter dei Papa Roach. Oltre alla band
statunitense i nostri hanno aperto show per i Misfits e _ mai domi _
si sono concessi un tour da headliner in Russia a dicembre.
Tralasciando le date programmate in Italia, la formazione per ora ha
messo da parte l'Europa ( in standby nell'attesa di nuovi concerti
nel prossimo futuro) per concentrarsi sugli States: i Rhyme sono in
procinto di esibirsi al Rocklahoma. Dopo una serie di show nell’area
di Los Angeles parteciperanno _ unici italiani nel rooster _ ad uno
tra i più importanti festival r'n'r americani, dividendo il palco
con Alice In Chains, Guns'n'Roses, Korn, Bush e una miriade di altri
gruppi all'evento, in programma dal 24 al 26 maggio. In terra
statunitense i Rhyme proporranno il meglio del loro repertorio. The
Seed And The Sewage annovera assoli clamorosi: Party Right dopo un
inizio quasi stoner mette in mostra il talento del chitarrista Matteo
Magni (tremendamente incisivo il wah wah in Slayer to the System),
mentre Manimal e soprattutto The Hangman testimoniano la solidità
della sezione ritmica (impeccabile) composta da Riccardo Canato al
basso e dal drumming di Vinny Brando. Ancora una volta ottima la
prova eclettica del frontman virgiliano Gabriele Gozzi.
giovedì 16 maggio 2013
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