domenica 11 gennaio 2009

Gli Spaghetti in saccoccia


In una pizzeria a un tiro di schioppo da casa ho visto un' immagine a dir poco suggestiva, perfetto esempio per il momento storico che stiamo vivendo: c' era un Totò affamato che _incredulo di trovarsi di fronte a kilate di spaghetti_ ne mangiava a bizzeffe e con le mani, alla bersagliera senza andare troppo per il sottile, e come se non bastasse, si imbottiva anche le tasche di spaghi. Al di la di facili paragoni (non molto fantascientifici purtroppo) con il momento storico che stiamo vivendo, un periodo di dieta del benessere, un restyling del capitalismo, mi viene da pensare alle penurie di questo music system. A costo di darmi la zappa sui piedi e di mortificare il mio interesse per ascoltare nuovi gruppi, nuove canzoni, raramente rimango impressionato da quello che sento, soprattutto se metto in confronto certi album con cose fatte anni, lustri o decenni fa. So che cappello facendo queste associazioni, fuori luogo per situazioni storiche e musicali, completamente diverse. E poi, come dicono tutti, il tempo è galantuomo, per cui, all' epoca della loro uscita certi discorsi musicali sono passati inosservati, o addirittura stroncati, mentre ora, le stelline omesse dai critici musicali sono ritornate a impreziosire le recensioni di ristampe, pubblicate proprio per ridare vigore a un mercato discografico in affanno. Se mi incammino su questa china ancora un po' finisce che mi deprimo, quindi dileguommi le prossime righe e chiudo qui questo interludio.

Abbiamo molti più mezzi, la diffusione della musica non è mai stata così ampia, le possibilità di fruirne sono illimitate: you tube, wikipedia, last fm, per citarne alcune: manna dal cielo! Quanti gruppi nuovi si fanno conoscere tramite my space, e per fortuna direi. Oggi se sei disposto allo sbatti, scopri una manciata di buone canzoni ogni giorno, e forse questo basta e avanza, anzi ripensandoci più di così non si può fare. Come diceva Eddie Vedder( frontman dei Pearl Jam) parlando degli Who:" Loro, e i grandi del rock' n roll hanno definito un genere, un codice musicale, un' attitudine, noi per quanto ci sforziamo possiamo solamente ampliarne i contorni, il grosso è già stato fatto." Noi siamo i figli del post ( in senso che è un epoca di post e blog, incentrati molto spesso sulle gesta fatte da altri molto tempo prima), non abbiamo mai vissuto grosse rivoluzioni musicali. A parte questa certo, ma è più una rivoluzione di democraticità, di accesso alla musica, una rivoluzione anche di dematerializzazione del supporto fisico, dai cari e vecchi viniloni (but they are back!) agli mp3. E' come se fossimo arrivati a un concerto in tempo per sentire le ultime due canzoni, e ci gustassimo gli applausi e gli inchini, che rappresentano la rendita su cui campano i grandi, ma il momento in cui si infila il jack nella chitarra, l' esordio, lo shock e un suono nuovo, potente e inedito, nisba. Non potremmo mai rispondere alla domanda che campeggia su un live degli Zeppelin How The West Was Won? Certo solo per sentito dire, ma vale un infinitesimo il gioco in scatola rispetto al Be Here Now

Il carpe diem non vale più per noi. E questa cosa dispiace assai, mannaggia! Poi rischio di asciugare, ma il new rave inglese in termini di importanza non vale un centesimo del punk o del grunge, rien à faire. Il 2007 e soprattutto il 2008 sono stati gli anni delle reunion e dei ritorni, i vari Golia del rock e del pop sono tornati giusto per far vedere come tanti, troppi piccoli Davide dei nostri giorni siano poca cosa, e anche se armati di intuito e precisione , le loro fionde possono veramente poco contro i padrini ageé. Visto? Se si prosegue su questo filone c'è poco da stare allegri di questi hard times. A questo proposito Slash (chitarrista dei Guns) intervistato qualche anno fa su Rolling Stone disse: "Sicuramente la fuori c'è un ragazzo che sa come si fa a resuscitare il rock, ci deve essere qualcuno che mantiene vivo il fuoco". Qualcuno con una nuova formula, misteriosa a questo punto come l' ingrediente segreto della coca cola. Sperèma ben. Conviene aspettare, crederci e sbattersi per ascoltare new- old songs. Conviene non fare gli schizzinosi e gli snob su certi gruppi e prendersi il meglio che possono dare, paradossalmente mentre il mercato dei singoli è morto, la rete consente e anzi ti incanala a quelli. Solo polvere di stelle, visto che al momento di stelle luminose se ne vedono poche. Se le cose stanno così, infiliamo spaghetti in saccoccia e scordammuce o' passato. The song remains the same.



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