giovedì 30 gennaio 2014

James Vincent Mcmorrow: Post Tropical

Dischi del genere, dove il canto è un sussurro si reggono sui dettagli. Vivono di dettagli. E una buona produzione molto spesso non basta. Occorre una ricerca _ totalizzante _ del suono, un lavoro sugli arrangiamenti. sulle trame della canzone e la metrica costante e preciso, puntuale. Citare, in un'epoca in cui tutto è post (direbbe il noto critico musicale Simon Raynolds) è inevitabile, plagiare poi è un rischio sempre dietro l'angolo. Non esistessero Bon Iver e James Vernon, chiunque parlerebbe di Post Tropical in toni entusiastici. Non conoscessimo la girandola di emozioni e sfumature proposte dagli illustri predecessori di James Vincent Mcmorrow, grideremmo al miracolo. Purtroppo non è così. Tralasciando inappuntabili, quanto sterili, precisazioni cronologiche e soffermandosi esclusivamente sulla musica, sui suoni beh... rien à dir: Post Tropical è una carezza lunga 10 canzoni. Minimo comun denominatore a questi pezzi l'atmosfera intima, che permea un mood riflessivo, mai intriso di una malinconia glaciale e fredda. Un mondo immaginato e dipinto con acquerello (bellissimo il disegno in copertina), scandito dalla delicatezza del falsetto di McMorrow. Ogni brano offre spunti diversi, partendo dal singolo apripista Cavalier, al battito hip hop che scandisce Red Dust passando attraverso ai fiati di Gold o alle note pizzicate di All Points. La title track prosegue nel solco del miglior pop.

mercoledì 29 gennaio 2014

Post Tropical (is where I wanna Be...)


mercoledì 22 gennaio 2014

Bruce Springsteen: High Hopes

La critica parla di High Hopes, l'ultimo di Springsteen, come di un disco "minore"... in passato è successo, ad esempio per Nebraska, Tunnel of Love, album che ho apprezzato moltissimo. Paragoni troppo ingombranti forse, specie per lo scarno disco acustico uscito dopo il buen ritiro in solitaria a inizio Ottanta. L'idea che ci siano tout court piccoli tesori, in album disomogenei come questo, _ composto da cover, versioni alternative e riarrangiate di vecchi pezzi e b sides _ risulta un po' pretenziosa lo ammetto. Nonostante non sia uno springsteeniano convinto, le aspettative erano alte, con la mente che rimanda a Tracks _ 4 cd di rarità, quelle veramente imprescindibili in una discografia sterminata. La buona notizia è che Bruce (ri)conferma la virata rock dell'ultimo Wrecking Ball. Croce e delizia di High Hopes la chitarra di Tom Morello, protagonista nel solo della versione in studio di American Skin (41 shots), un brano inserito nel Live In NYCity del 2001. Presente in 8 brani su 12 l'ex Ratm/Audislave impone il proprio stile (sua l'idea di riproporre High Hopes, pezzo degli Havalinas) graffiando la sei corde senza risparmiarsi, come nel chilometrico assolo di The Ghost of Tom Joad, canzone di protesta dell'omonimo lavoro del '95 e anello di congiunzione tra questi due artisti (peccato per la tendenza a strafare del losangelino, spesso incapace di sintesi). Down in The Hole è il rovescio della medaglia di I'm on Fire. Curioso il fantascentifico dialogo tra Einstein e Shakespeare in Frankie Fell in Love rispettivamente ambasciatori di raziocinio e poesia. La delicatezza di Hunter of Invisible Game, e lo struggente climax di The Wall dimostrano che la vena compositiva del Boss è tutt'altro che logora. 

martedì 21 gennaio 2014

Tommy Stinson: One Man Mutiny

-Ripescaggi- 

lunedì 20 gennaio 2014

Damon Albarn: Everyday Robots

-Modern Life is Rubbish-



Ecco la preview del nuovo (attesissimo) album solista di Damon Albarn. Il disco uscirà in primavera, nell'attesa gustiamoci questo ibrido folk/soul.

domenica 19 gennaio 2014

Los Campesinos!: No Blues

10 canzoni per continuare a credere, a cavallo tra 2013 e 2014, ai Los Campesinos!, miliardesima “nex big thing” d'Albione, prima osannata, poi dispersa e puntualmente resuscitata. Per fortuna No Blues, ultima prova del gruppo Gallese offre 41 minuti e 53'' di conferme. La formazione, nome “grosso” per l'indie pop britannico verso la fine degli anni Zero, si era un po' persa per strada, e il recente abbandono della bassista storica Ellen Campesino non lasciava presagire nulla di buono. Invece lo scossone è servito ai nostri per aggiornare una formula che segue dogmaticamente gli stilemi di certo brit pop. Parte del merito va data al producer John Goodmanson (in cabina di regia anche con Dead Cab for Cutie e Blonde Redhead) per aver valorizzato al meglio il materiale a disposizione. Non a caso For Flotsam strizza l'occhio ai Suede con la sua epica sonora. Il trittico iniziale sgombra il campo da dubbi e paranoie: No Blues diventerà nodo cruciale nella discografia dei Campesinos!: canzoni ben prodotte, brevi, fresche _ in una parola efficaci _ accompagnano liriche meno teenager oriented di un tempo e maggiormente consapevoli. A dispetto del titolo, evidente inno alla spensieratezza in contrapposizione al mood del Delta, ci sono momenti malinconici quasi sempre celati ma evidenti in Glue Me. Se Let it Spill omaggia i Cure in giornata buona, la melodia di Avocado Baby, secondo singolo è l'ennesimo ingranaggio perfetto, con un chours che si imprime dal primo ascolto. Idem per What dead leaves behind. 

lunedì 6 gennaio 2014

I am The Higway


Pearls and swine bereft of me
Long and weary my road has been
I was lost in the cities
Alone in the hills
No sorrow or pity for leaving I feel


I am not your rolling wheels
I am the highway
I am not your carpet ride
I am the sky

Friends and liars don't wait for me
I'll get on all by myself
I put millions of miles
Under my heels
And still too close to you
I feel


I am not your rolling wheels
I am the highway
I am not your carpet ride
I am the sky
I am not your blowing wind
I am the lightning
I am not your autumn moon
I am the night

i am not your rolling wheels
i am the highway
i am not your carpet rag
i am the sky
i am not your blowing wind
i am the lightining
i am not your autumn
i am the night


domenica 5 gennaio 2014

High Hopes

-Buon 2014!-



Il blog riparte, dopo un periodo di ferie/festività/panettoni transgenici... ho tanta buona musica da ascoltare, buone vibrazioni che voglio condividere con voi. Nel frattempo postando High Hopes, primo estratto dal nuovissimo disco di Bruce Springsteen _ in uscita tra meno di una settimana _ voglio fare i migliori auguri a tutti i lettori del mio piccolo, autarchico e scostante bolg.
Give me help, give me strenght...