domenica 31 agosto 2008

Ode a Tiago

Premessa: tra poco si chiude il mercato estivo di calcio, la Juve cerca di fare cassa dalla cessione di Tiago per poter arrivare ad un altro centrocampista, ma lui pallido e glaciale,pesta i piedi, i club proposti non se li gode e si accolla solo l' Atletico Madrid che fa spalluccie...

Grazie Tiago, perchè in questo nostro incerto avvio di campionato ci regali certezze e gioie, grazie perchè rimetti sempre in discussione te stesso(più o meno), grazie per l' impegno encomiabile nel tirare il freno a mano al mercato dei gobbi.
Un altra lode te la meriti perché, da quando sbarcasti nella Torino bianconera, più o meno un anno fa, i giornalisti all over the nation iniziarono a fare incacciare Ranieri _uno con quella faccia un po così, quell' espressione un po così_ chiedendogli di te e delle tue prestazioni. Non permettere a nessuno di spostarti da li, manda Blanc o Cobolly Gigly all' Everton o al Monaco che ci vadano loro, con quelle facce un pò così e quelle espressioni un pò così...


Gli sportivi ti vogliono in serie A a mettere al bac in d'li rodi (il bastone nelle ruote) agli eredi della Triade, magari quando tutti ti crederanno ibernato nel ruolo del bidone tirerai fuori dal cilindro colpi da maestro, ognuno ha diritto al suo giorno da Leone... sei un personaggio, schivo ed enigmatico, ma pur sempre un personaggio. Mitttico.
Dalle foto si vede che son tutti contenti...


Ps: ovviamente questa situazione è un work in progress in costante evoluzione. Per cui non si escludono sviluppi capaci di mandare al diavolo il senso del post. Amen.

sabato 30 agosto 2008

Al volo

La divisione/classificazione della musica in generi andrebbe riscritta:
esiste solo la buona o la cattiva musica.
Il resto è solo inchiostro o bytes inutili.

venerdì 29 agosto 2008

Music for happy hour

In un era veramente ipertecnologica riesco a riprendere il filo del discorso, la contituity su un mucchio di gruppi di cui avevo perso le tracce all' inizio del millennio, non me ne voglia il millennium bug, ma vuoi mettere con you tube?
Senza era tutta un altra storia, per seguire molti gruppi bisognava sbattersi di più, però la soddisfazione quando scoprivi qualcosa di nuovo era ben maggiore: mi ricordo quando c' era Videomusic, con Vertigine, un magazine di approfondimento musicale, e quando c' era il Roxy Bar di Red Ronnie, che prima ancora conduceva Biboppalula (vintage daysssss!). Quante band di allora si sono sciolte, riformate o semplicemente cadute in un limbo oscuro!
Su you tube ho potuto constatare che uno di questi gruppi in realtà non è stato una meteora, ma continua a suonare e fare ancora musica. Sto parlando dei Bran Van 3000.
Nella mia mente il loro successo del 2000 Drinkin in L.A.(http://it.youtube.com/watch?v=pZ9KfKx8PmM)è l' archetipo perfetto della canzone da aperitivo. Oltre che per il titolo che parla apertamente di bevute, credo che sia per colpa dei colori del video: principalmente giallo arancione e rosso, quindi i colori del tramonto che combaciano c.v.d. con quelli dell happy hour....ah, dimenticavo, questa è una bella canzone.



giovedì 28 agosto 2008

The Verve: Forth

La poderosa macchina sonica che risponde al nome di The Verve ha ripreso movimento. Sono tornati, speriamo per restare e non paccarci ancora ( noi si sta come le foglie sugli alberi a primavera: belli vispi per poterci gustare i loro Show prossimi venturi nel bel paese). Forth, il nuovo album è fisicamente disponibile, la copertina celestiale( vedere per credere) la possiamo customizzare/ personalizzare con le impronte delle nostre dita sudaticce...

Il nuovo lavoro è un viaggio molto lungo, tra il singolone ruffiano ma enormemente carico che risponde al nome di Love is noise (vorrei sapere qual è il rumore nella mente dei Verve dopo 10 anni di inattività...) alle melodie dilatate di Rather Be, per la verità molto simili a Check the Meaning del Richard Aschroft solista. L' ugola del cantante si è conservata incredibilmente bene, come se tutti questi anni e le sigarette a go-go siano scivolati via senza lasciare traccia. A Forth bisogna accostarsi partendo dal presupposto che Love is noise http://www.youtube.com/watch?v=PmRJo8RQ5sA non rispecchia il contenuto del disco, maggiormente orientato a un approccio psichedelico, inquieto, chitarra basso e batteria come si faceva una volta. Fermo restando che è comunque Brit Pop di CLASSE. Le digressioni a di jam sessions che facevano nei primi 2 album, parlo di A Northern Soul e del precedente A Storm In Heaven ,which is a Fucking class album, ci sono sotto l' effige di Noise Epic (8minuti8 siore e siori!).All' appello si presentano anche gli archi à la Hurban Hymns a bilanciare le canzoni conferendo equilibrio e quella leggerezza suggerita dalle immagini del cielo in copertina.

Ma il cielo in alcuni casi non è sempre più blù (come diceva il nostro Rino Gaetano) : affiorano anche le nuvole gonfie di pioggia e vento di Sit and wonder, ovvero l' apripista con cui il gruppo si riallaccia a un passato tormentato e difficile a cui seguirono ben 2 scioglimenti, la canzone sembra sempre sul punto di esplodere, di aprirsi e invece si chiude su se stessa, ripetendo quello che sa fare meglio, ovvero emozionare proprio come questo gruppo inglese fa da un po di tempo. Degne di nota le carezze agrodolci di Judas o la conclusiva Appalachian Springs, per non parlare della ballata soul I see houses. Dalle interviste che fanno emerge ancora l' inquietudine, la tensione tra loro e le diverse sensibilità musicali della band: la ricerca del compromesso tra la il pop di Aschroft e la psichedelia della chitarra spettrale di Mc Cabe, a conti fatti quei due fanno bene scendere a patti.
L' araba fenice del rock.


Ps: per palati fini, astenersi perditempo:

History http://www.youtube.com/watch?v=UthXR8NAn_Q
On your own http://www.youtube.com/watch?v=F7w8y_VMFSY
Come on http://www.youtube.com/watch?v=jkWbMp-VqrM

martedì 26 agosto 2008

Figliol prodigo

Da pochi giorni quella che era una semplice illazione da fantacalcio è diventata realtà, al Milan è tornato Andry Shevchenko. Due anni fa fece le valige in fretta e furia tra i borbottii di uno spogliatoio e di una piazza che si sentivano traditi dalle( francamente improponibili) motivazioni che l' anno indotto a lasciare i rossoneri, l' inglese per i bambini (leggasi i petroldollari di Abramovic) comunque sia è successo, nessuno punti il dito; tutti sbagliano e cappellano, e una seconda possibilità va data a chiunque. La riconoscenza per quel che ha fatto lo Zar è tanta e si amplifica ancora quando si osserva il suo palmares: una lista bella lunga di trofei di squadra e personali da fare impallidire il più tignoso dei detrattori.
Il vento dell' est torna a soffiare, a gonfiare le reti delle porte di serie A come ai bei tempi. Il suo ritorno è giusto, oltre che per la classe( quella c'è ed è innegabile, va semplicemente ritrovata la condizione psicofisica) anche per il cuore, non ragioniamo sempre in base all' età(croce e delizia per noi milanisti, più croce per noi e delizia per gli altri tifosi a ben vedere...) pensiamo col cuore e lo spirito. La sua era una favola, dalla fredda Kiev e dagli allenamenti sotto la guida di Lebanovsky, il primo allenatore _soprannominato sergente di ferro, per via degli zebedei in 3d in dotazione_ al Milan, e i gol da subito a mazzuolare i cugini nei derby( quanti ricordi belli...), gli scudetti, il rigore pesante come un macigno di Manchester, la coppa con le grandi orecchie, tanti saluti ai gobbi. Quando partì arrivò lo scalogantissimo Olivera, maestoso nel centrare spigoli di pali e traverse, attrazione circense suo malgrado e giocoliere di gatti neri, la curva e la piazza sentivano il peso della sua partenza. A Londra i soldi non han fatto la sua felicità(più o meno), e questa è una cosa che per lo meno consola. Era triste, fuori dal suo habitat naturale, grigio e depresso come una canzone dei Cure più dark, come una pagina di Pavese. Il groppo in gola dopo due anni da dimenticare l' ha appena sciolto, ora il vero tifoso sogna il ritorno in campo coi vecchi compagni per siglare definitivamente la riconciliazione. Questa favola avrà un finale positivo, quelli depressi e tristi lasciamoli a Muccino, a noi non interessano, noi vogliamo solo divertirci.


lunedì 25 agosto 2008

Buio pesto...

Questo è un post che inizialmente non volevo pubblicare.

PRIMO TEMPO
Mi ero prefissato di non dare peso a queste cose, però la tentazione è forte, molto forte, per cui al diavolo tutto e sputo il rospo. Ho ascoltato alla radio un' accozzaglia di suoni insensati, melma sonica inutile, scontata e dozzinale. Anni fa quando il pubblico San remese era stato ingozzato dalla melassa dei Gazosa pensavamo di essere arrivati ad una barzelletta; col senno di poi devo dire che almeno si vestivano da ragazzini della loro età i 4 talentini scoperti dalla Caselli (ma nessuno la può giudicare per questo, ha scoperto anche fior di artisti veri) e per lo meno sapevano suonare (il chitarrista poi era geneticamente predisposto ad ascolti metal, andava sul palco con la magliettina dei Maiden, anche se poi gli toccavano gli accordi di www mi piaci tu, www i love you, bella botta). Poi ripenso alla porcheria trasmessa on hair in cui mi sono accidentalmente imbattuto, il gruppo non lo cito, il testo si, poichè talmente tanto grottesco e schifoso da trasformarsi per paradosso in un inno post punk decadente e nichilista. Fa più paura dei suoni industrial dei Nine Inch Nails di Trent Reznor, minano la psiche di chi è giovane alla pari della filmografia del più truculento regista splatter sul mercato. "Il cellulare ce l' ho già spento perchè per me sei troppo sbattimento", si non è uno scherzo, i pixel del tuo computer non si sono fatti strani viaggi acidi" il cellulare ce l' ho già spento perchè per mei sei troppo sbattimento" non contenti questi cialtroni travestiti da gruppetto per ragazzine cantano" per me vale vale è quel che vale vale".

INTERVALLO
Silenzio.( ore 21.08)
Vado allo stereo, per mondare i miei peccati lo accendo e faccio partire Spin the black circle dei Pearl Jam 2 minuti scarsi e mi sembra di aver fatto il dovere con la mia psiche, per andar sul sicuro aggiungo Comatose sempre dai 5 di Seattle, altra bordata sonica. Mi guardo il cd aprendo il digipack della confezione e sfoglio distrattamente il libretto dell' album.(sono le 21.18 ). Ancora incazzato però.
Provo a finirlo sto post


SECONDO TEMPO
Queste le parole da nobel per il pirlismo applicato alla lobotomia. Sentendo al contrario il pezzo se saltasse fuori un messaggio subliminale terrorizzante, non se ne curerebbe nessuno perchè la bordata boiata str...ata che si sente normalmente basta e avanza per indignare. Vogliono spegnere la lampadina agli encefali delle nuove generazioni, e con mosse come questa, i Tokio Hotel( bettole da una stella sulla guida Michelin) i neuroni fulminati son tanti in un colpo solo. E intanto il buio è sempre più buio e l' oscurità celebrale aumenta. Ma che ne è stato, della passione, delle idee? Ora servono muppett utili al profitto e inutili alla musica e alla testa.

TITOLI DI CODA
Ho finito il post, lo rileggo per verificare eventuali e probabili errori, incerto se pubblicarlo o meno aspetto un attimo, la sbarra nera(o cursore) lampeggia un pò di volte . Mi alzo e prendo una boccata d' aria.Sistemo il booklet del cd dei Pearl Jam, lo risfoglio. Una canzone si chiama Wasted Reprise; La metto su, me la ricordo poco. Parte l' organo e poi la voce di Eddie Vedder, sembra quasi un gospel incazzato, un ossimoro. Bella, le cose semplici sono le migliori e poi mi ruba solo 50 secondi, glieli concedo

I have faced it
a life wasted

I am never going back again

I escaped it

A life Wasted

I am never going back again

Having tasted
A life wasted

I am never going back again



Va meglio.

domenica 24 agosto 2008

Yellow Ledbetter

Sono sintonizzato su Yellow Ledbetter dei Pearl Jam ora, i neuroni stanno cercando di capirci qualcosa tra le parole del testo e la musica, la sovrapposizione è difficile.
Dalla cabina di regia mando un segnale all encefalo: mollate gli ormeggi, rompete le righe, la confusione che sentite, quel misto tra gioia profonda e malinconia, anche se non è sul manuale fa bene: stiamo provando un emozione.

sabato 23 agosto 2008

Viadanacustica


Giovedì scorso: sera.

"Cosa facciamo?"
"Non so... idee?"
"Ai Giardini suonano andiamo?"
"Ok"
Dopo questo breve dialogo siam saliti in macchina verso i Giardini di Viadana, per gustarci un po' di musica. Sapevo che doveva suonare Anvio col suo gruppo (quando è in zona non manco mai all' appello). Inizialmente pensavo fosse con Tex, lo Zero e il Mauri a proporci tanto bel grunge suonato con classe, rabbia e i contro coglioni come ci hanno abituato da un po' di tempo (ogni volta migliorando). Speravo già in una bella Foxy Lady incazzata, o in una insolita e spettacolare BLOW THE UPSIDE WORLD dei Soundgarden ( mi ricordo ancora quando quest inverno la fecero, in maniera impeccabile) .
Invece Anvio e Tex, rispettivamente alla chitarra e al basso, si sono uniti a Elena per proporci un set acustico come Elena Federici Acoustic Trio rendendosi protagonisti di una esibizione in crescendo costante.
Qualitativamente ottima la scelta delle cover da cui il concerto ha guadagnato molto, grazie alla bella eterogeneità del lotto. Tra una birra e l' altra il pubblico dei Giardini ha avuto modo di sentire, You oughtta know di Alanis Morisette, Let it be dei Beatles, Paint it Black dei Rolling Stones (inchino) and more. Via via che le canzoni e il novero dei gruppi omaggiati aumentavano la voce della talentuosa Elena diventava sempre più calda, tanto che l' ironica interpretazione di Theese Boots are made for walkin' _recentemente riproposta da Jessica Simpson nella colonna sonora di Hazzard_ è stata la classica ciliegina sulla torta per un concerto davvero piacevole.
A quando potrò recensire gli Amarone ( segretissimo side project a cui state lavorando) ?
Keep
on Rockin!

mercoledì 20 agosto 2008

Tropico del Cancro

Il tempo passa, ingrato e spietato pressa con un forcing psicofisico che per forza di cose finisce sempre col vederci (ahinoi) perdere. Vasco Rossi è stato battuto, almeno quel Vasco la, sognatore, un sfigato degli esordi ( ma lo dico nel senso nobile del termine), non c'è più. Il tempo ha smussato certi angoli, rendendolo si animale da palcoscenico assoluto ma oramai allineato e seduto fa quel che deve, quel che gli riesce. Ovviamente sono impressioni SOGGETTIVE. Domanda: è ancora quel che vuole veramente o è abitudine?. L' importanza si è spostata dal disco( i suoi comunque vendono ancora tanto) alla dimensione live.
Quello scapestrato di Zocca era molto meno Vasco di adesso ma molto più Rossi, per fortuna: era squattrinato, ma al contempo poeta di un Italia, che non abbiamo mai vissuto noi ventenni di oggi (non con cognizione di causa) almeno l' associazione che faccio è quella. Che belle le sonorità delle prime prove, senza dubbio acerbe, ma così emozionanti: la drum machine in bilico tra i settanta e gli ottanta, quei suoni ancora imballati ma rassicuranti, il piano regolare di Brava. La voce irriverente e incazzata di chi non era presuntuoso e faceva dell' ironia la sua arma vincente. Certo, c' erano anche le "aggiuntine" degli Sballi Ravvicinati del terzo tipo, oltre alla freschezza degli esordi. Giocava semplice lavorando di slogan come fanno da 50 anni negli USA_anche se, parole sue_"Non siamo mica gli Americani": alzi la mano chi non ha mai canticchiato "Vado al massimo, vado al massimo, vado a gonfie vele". Confidenze intime, sincere come un bel bicchiere di vino, non con le Bollicine per carità ( quelle bevile solo con "La coca cola che ti fa bene, con tutte quelle, tutte quelle..."). Da Standing ovation la confessione da cuor di pietra" guarda non penso a te tutte le sere, se non telefoni guarda che riesco lo stesso a dormire". Liberi liberi è da pelle d' oca, riflessione su scelte di vita importanti, di uno che si è trovato a un bivio e ha preso le sue decisioni, con tutti i dubbi e le conseguenze del caso. Il riff di Una canzone per te è magico, semplicemente. Qualche numero riesce ancora oggi, anche se è quasi tutto mestiere.
Il tempo dei colpi di genio è finito, il dubbio che ti abbia lasciato Senza parole(?) è grande... Io no, io non ti aspetto più signor Rossi,tanto non torni più, rintanato in uno squallido Stupido Hotel da qualche parte nel Tropico del Cancro.

lunedì 18 agosto 2008

Marv ecco dove è finito dopo Mamma ho riperso l' aereo.



Questo post contiene rivelazioni sconvolgenti e grandi boiate.


Schiacciato da un passato troppo ingombrante, Marv, ovvero il ladro alto di Mamma ho perso ( e riperso) l' aereo ha mollato tutto. I due film in coppia con Joe Pesci gli hanno dato un enorme successo, ma c' è sempre un ma, in questo caso tragico. Da allora ogni volta che suonava a un citofono se l' inquilino era un bimbo al di sotto dei 10 anni, l' attore subiva il dramma: per identificazione i mocciosi gli tiravano mattoni in testa, tarantole in faccia o gli graffettavano gli zebedei. Sempre, per anni non mesi, ANNI.
Il destino da e toglie...


Schifato dallo show biz, dal successo ottenuto a così caro prezzo e incacciatissimo, lancia per qualche notte uova contro la villa del bambinetto tossico Makulay Culkin. Investe tutto in uova di struzzo perchè "le pareti di quella fott"%! villa devono imbrattarsi per davvero". Il suo odio per Kevin si spiega con una grande rabbia oltre che per le enormi sofferenze patite ogni volta che doveva entrare in un edificio, anche per altri motivi: dopo i 2 film è stato inchiodato al ruolo del frescone, ottenendo solo qualche parte su questa falsa riga ( indimenticabili i ditini in scary movie 2 e la sua interpretazione del maggiordomo).
Spende molti soldi cercando di infastidire ulteriormente il biondino odioso. Arriva ad arruolare Mauro Repetto ( mentre era in America) per cantare davanti alla villa dell' ex collega con l' intento di molestarlo, ma il cachet dell' 883 è troppo alto. Alla fine non riesce a pagare, i debiti intanto aumentano. Schifato da tutto si ritira e sparisce. Ha un clone a Casalmaggiore, stesso pizzetto stessa faccia, la Warner Bros. saputa la cosa sta per contattare il sosia, per il remake di Mamma etc etc...
Il candidato stia in guardia, i soldi hanno un bel peso al giorno d' oggi, ma anche i mattoni che volano dai tetti.

sabato 16 agosto 2008

The Shock of the Lightning

Il primo singolo del nuovo album degli Oasis è su you tube. E' stato definito una instant song, registrata senza pensarci troppo: buona la prima.

The Shock of the Lighting

I'm all over my hearts desire
I feel cold, but i'm back in the fire
Out of control, but i'm tied up tight
Come in, Come out, Tonight

Im coming up in the early morning
I feel love in the shock of the lightning
I fall into the binding light
Come in, Come out, Come in, Come out, Tonight

Love is a time machine
Up on the silver screen
Its all in my mind
Love is a litany
A magical mystery
And all in good time
And all in good time
And all in good time
And all in good timeeeee

I got my feet on the street but i cant stop flying
My heads in the clouds but atleast im trying
Im outta control, but im tied up tight
Come in, Come out Tonight

Theres a whole in the ground into which im falling
So god speak to the sound of the pounding
Im all into the pounding light
Come in, come out, come in come out, tonight

Love is a time machine
Up on the silver screen
Its all in my mind
Love is a litany
A magical mystery
And all in good time
And all in good time
And all in good time
And all in good timeeeee

Its all in my mind
Love is a time machine
and all in good time
and all in good time
and all in good time
and all in good timeeee


Words and music Noel Gallagher from Oasis

Dig Out Your Soul
Big Brother records 2008


Here' s the link:

venerdì 15 agosto 2008

What' s the meaning of psichedelico?

Guarda i seguenti video e caverai il tuo ragno dal buco man ( che poi a voler ben vedere perchè dobbiam dargli fastidio a sti ragni? Live and let die per favore!)
Cmq derive psichedeliche( che qui cascano a fagiuolo) a parte, ecco alcuni flash che possono fare capire all' uomo della strada in soldoni cosa è un suono psichedelico, cosa significa, a cosa è collegato.
Non voglio fare nozionismo, anche perchè sarei uno tra i meno indicati, per questo mi butto su esempi concreti e vi invito a guardarvi questi video per avere un idea più precisa:

The Golden Path dei Chemicals Brothers

Let forever be
sempre dei fratellini chimici

The white stripes tra i tanti The Hardest bottom to bottom

Il video che i Rolling fecero della dylaniana Like a Rolling Stone

I Black Crowes e la loro Sometimes Salvation, dove inseguiamo la protagonista straffata di funghetti (ne porcini ne trifolati però)...

Se avete pazienza consiglio di buttarvi sui MUST britannici dei gruppi della Swinging London (67 69 era). Esempi illuminanti in questo senso possono essere i Beatles del Sergente Pepe, ma in misura maggiore e ben più rilevante i Pink Floyd del primo Lp dove Syd Barrett bruciò il suo crazy diamond e il suo parco neuroni( ascolta See Emily play, sul tuo mp3, mentre cammini tra le nebbie padane in un vicolo marcio dei nostri poi mi sai dire).
FRANK ZAPPA, genio per cui anche le digressioni psichedeliche più ardite possono risultare limitanti e riduttive (ad esempio la sua Hot rats), lo stesso Brian Wilson cantante dei Beach Boys che cercò di trovare una via pop e solare per la psichedelia californiana come alternativa a quella dei Beatles, con cui i Beach Boys entrarono in competizione.

Ascoltate gli Stones di Their Satanic Majesties request ( Citadel, Sing all together). Queste sono solo alcune tra le tante possibili coordinate, ovviamente i flash sono molti e di certo mi stò dimenticando grandi personaggi e gruppi( cito alla veloce i Jefferson Airplane, i Byrds, ma anche i Mercury Rev). Forse il gruppo che al giorno d' oggi incarna meglio la psichedelia sono i Flaming Lips( The Soft bullettin è il loro must). Se alla fine di questo post le vostre idee saranno meno chiare di prima questo è un bene, la psichedelia richiede sempre una buona dose di (apparente?) confusione mentale: it blows your mind!

Ps nelle immagini Syd Barrett; la copertina annebbiata, svarionata di Between the Buttons degli Stones più una natura morta psichedelica da fissare per un minuto...










mercoledì 13 agosto 2008

Occhi aperti...













O
cchiate tratte da:



The La
's
Baustelle
Red Hot chili Peppers
Queen
Moby

Munk(mai sentiti prima)
Diabolik

martedì 12 agosto 2008

You can' t always get what you want



I Soulwax sono un duo belga, che opera anche con lo pseudonimo di 2 many dj's. Via via che il loro progetto si sviluppava, hanno cambiato le coordinate della loro musica, passando dall indie/rock degli esordi a sonorità principalmente orientate al dancefloor. Manipolatori di suoni e spartiti sono al contempo schizofrenici nella scelta dei pezzi che poi vanno a remixare ( passano con disinvoltura da Madonna a LCD Soundsystem attraverso i Nirvana, mica male!) affamati di musica il più possibile eterogenea, come i tremors ( quei mostri sotterranei che diedero il nome a un film anni 80 con Kevin Bacon, da vedere) di esseri umani. Credo che abbiano pescato il jolly (blù) col remix di una canzone dei Rolling Stones, You can' t always get what you want http://it.youtube.com/watch?v=tWtbp3KRFgM, anno di grazia 69; per la cronaca era contenuta nel meraviglioso Let it Bleed versione rotolante del meno scomodo Let it be beatlesiano...
Piccola divagazione: Let it Bleed è un disco coi controcoglioni, stupendo, oltre che nei suoni anche nell' artwork dove campeggia la scritta This record should be played loud.
Quando uno si avvicina a pezzi di questa caratura per modificarli un , sia che si tratti di cover che di remix, la cappella (colossale) è dietro l' angolo, manco il portiere Baghera la pantera in giornata no contro le sassate del Cristiano Ronaldo di turno. In questo caso no, i due dee jay s hanno fatto centro, stravolgendo lo schema classico del pezzo, sono riusciti comunque a portare a casa un ottimo risultato, supportati da una ritmica incalzante e da suoni nuovi che si sposano perfettamente con i cameo sia delle voci del London Bach Choir (che apriva il pezzo degli Stones originale) sia dell' Hammond e l' aver ridotto a poltiglia l' assolo di Keith Richards non nuoce assolutamente alla riuscita finale del remix. Hanno osato e hanno fatto bene, chiamateli Soulwax o 2 many dj s, comunque i dee jay s di troppo al giorno d' oggi non sono certo loro.
Enjoy

domenica 10 agosto 2008

La notte delle stelle cadenti



Ogni anno il 10 d agosto si stà col naso all' insù, sperando di vedere quante più stelle possibili, ne servono in continuazione, perchè i sogni( che son desideri no?) qua sono sempre tantissimi. In Niente paura Ligabue canta "per un desiderio che esprimi te ne rimangono fuori altri 100", per Moby, più positivo " we are all made of stars"le abbiamo dentro; Bennato parla di "seconde stelle a destra e poi dritto fino al mattino", per trovare la tanto agognata isola che non c'è: deve essere un gran bel posto, senza scazzi di alcun genere...
D' yer wanna be a spaceman and live in the sky... http://it.youtube.com/watch?v=qaMY9hQ1Wcs ... se perdi i sogni perdi tutto.


Champagne supernova


How many special people change

How many lives are living strange

Where were you while we were getting high?

Slowly walking down the hall

Faster than a cannon ball

Where were you while we were getting high?

Some day you will find me

Caught beneath the landslide

In a champagne supernova in the sky

Some day you will find me

Caught beneath the landslide

In a champagne supernova

A champagne supernova in the sky

Wake up the dawn and ask her why

A dreamer dreams she never dies

Wipe that tear away now from your eye

Slowly walking down the hall

Faster than a cannon ball

Where were you while we were getting high?

Some day you will find me

Caught beneath the landslide

In a champagne supernova in the sky

Some day you will find me

Caught beneath the landslide

In a champagne supernova

A champagne supernova


Cos people believe that they're

Gonna get away for the summer

But you and I, we live and die

The world's still spinning round

We don't know why

Why, why, why, why


How many special people change

How many lives are living strange

Where were you while we were getting high?

Slowly walking down the hall

Faster than a cannon ball

Where were you while we were getting high?

Some day you will find me

Caught beneath the landslide

In a champagne supernova in the sky

Some day you will find me

Caught beneath the landslide

In a champagne supernova

A champagne supernova

Cos people believe that they're

Gonna get away for the summer

But you and I, we live and die

The world's still spinning round

We don't know why

Why, why, why, why

How many special people change

How many lives are living strange

Where were you while we were getting high?

We were getting high

We were getting high

We were getting high

We were getting high



Words and music by Noel Gallagher from Oasis
(What' s the story) Morning glory
Creation Records 1995


sabato 9 agosto 2008

Dagli archivi...



Mi ricordo ancora quando per la prima volta su K-rock ( era il millenovecentonovantanove, lo scrivo in numeri perchè così fa ancora più effetto ) sentiì Your time is gonna come, cover magistrale dei Black Zeppelin, vale a dire i Black Crowes che fanno classici pezzi zeppeliniani supportati da chi li ha suonati e scritti quei pezzi, Jimmy Page. Wow, Live at the Greek è un disco fenomenale, con cui molti ggiovani come me hanno potuto scoprire il dirigibile di Page& Plant e Jones & Bonham.
Ottimo antipasto prima della portata principale rappresentata dai loro album (consiglio a tutti Houses of the Holy, forse è minore nella loro discografia, ma di certo merita più di un ascolto).
Galeotto fu Your time is gonna come dicevo, di cui mi colpì da subito l' intro con l' organo hammond= pelle d' oca seventies, poi sul finale il grandissimo assolo di chitarra del Pagina, inarrivabile. Per non parlare di Out on Tiles, tratto da Led Zeppelin 3, a un certo punto sembra quasi che le pelli della batteria si sfascino sotto i colpi( perfetti) della piovra Steve Gorman ( a mio avviso uno dei migliori assieme allo Smashing Jimmy Chamberlin, al drummer transgenico dei Mars Volta, e all' ormai ex Oasis Zack Starkey ). Anche Shape of things to come fa la sua porca figura, addirittura una cover di quei beat degli Yardbirds, da ere geologiche fa( per dare lì idea quando nel 69 uscì il pezzo l' inter le coppe dei campioni le vinceva ancora...). Merita più di una citazione il blues sporco di In my time of dying, reso ancora più oscuro dalle rasoiate della slide guitar... grandissimo album, per molto tempo è stato il disco più comprato in assoluto della storia di internet, un motivo ci sarà pur stato no?

giovedì 7 agosto 2008

Just a playlist...



consiglio di rispolverarsi alcuni pezzi da 90 dei 90
vale a dire:

il singolone degli Underworld, ovvero Born slippy,
Chemical brothers con Hey boys hey girls,
Jamiroquai con Deeper underground, poi aggiungerei
4 non blondes con What s up,
Praise you di Fat boy slim,
Miserable dei lit,
Guerrilla radio dei Rage against the machine,
gli Smashing Pumpkins di Ava adore,
i Liquido di Narcotic,
Smash Mouth con Walking on the sun,
Fastball è il nome del gruppo, The way la canzone
Cornershop con Brimful of Asha (remix di Fat boy Slim)
la Morrisette di You oughta now,
Eagle Eye Cherry con Save tonight,
i Red Hot di Aeroplane.

Uomo avvisato...uomo avvisato.


mercoledì 6 agosto 2008

Noel e le storie pese...



Liam e Noel degli Oasis sono andati a un concerto di Marylin Manson(vado subito a prendere il trapuntone pietoso d' ordinanza, come dite? lo state già prendendo voi? Bravi...). Come è come non è, al concerto c' era anche uno degli attori che facevano da spalla- amici a John Travolta in Grease, tale Kenickie (alquanto sò 'd testa) è venuto fuori un gran casino
...

Fonte www.wonderwall.it dal NME di questo mese col chitarrista degli Oasis in copertina

Noel (tra le altre cose) ha raccontato della “wild night”a Los Angeles mentre la band era impegnata con il mixaggio del nuovo album:
“Non chiedetemi come ma conosciamo Twiggy, il suo (di Marilyn Manson) bassista.
NME: Twiggy Ramirez, quello che indossa la gonna di pelle?
NOEL: Si e noi indossavamo cappelli da strega. Non chiedermi perche’. Ad ogni modo, stavano per fare un concerto in citta’ e ci ha detto: “Manson vorrebbe che voi assistesse al concerto. “Be Here Now” è il suo album preferito perche’ e’ stato registrato su una montagna di Charlie (Charlie e’ il nome in codice per la cocaina, ndr). La proposta era di andare li 10 minuti prima che finisse il concerto e salutarli, ma in qualche modo abbiamo travisato il messaggio e siamo finiti lì 10 minuti prima dell’INIZIO del concerto.
NME: Cosi’ vi siete visti il concerto?
NOEL: Eravamo in piedi dietro al Mixer, non ti dico che gente che c’era, tutti questi dark/goth americani e nel mezzo del concerto, tra urla, gestacci, violenza, stupri, sangue e schiavismo Manson fa (assume una voce grottesca): “Voglio dedicare questo pezzo ai due più grandi cazzoni dell’Inghilterra!”. Io e Liam lo abbiamo guardato poi ci siamo guardati in faccia,tipo”Sta sicuramente parlando di te, Dio solo sa che non sono io” poi Manson ha continuato “Gli Oasis stasera sono qui!” e ha cominciato a cantare Cocaine Supernova urlando “Questi due inglesi sono di gran lunga piu’ cazzoni di me!!”. Dopo lo show ci siamo fermati un pò lì e ci siamo sballati con un pò di assenzio, e poco dopo Kenickie voleva pugnalarci col suo coltello.
Lui è entrato nella stanza e Liam che stava guardando in tv il programma “Celebrity Rehab” ha esclamato “Cazzo è Kenickie!” noi eravamo tutti sbronzi così abbiamo chiesto “Perchè usi un fottuto bastone da passeggio, mammoletta?” “Colpa delle mia schiena” disse l’attore “Quel fottuto John Travolta era troppo basso ed ero costretto a camminare curvo. Fu così che ho inventato la famosa camminata di Kenickie.”
E noi “Che cosa stai inventando??”
Quando ci mostrò la sua camminata noi cominciammo a pungolarlo col bastone e lui ha sbottato”Hey sono ancora giovane per pugnalarvi con questo coltello!” e prese il suo coltello a scatto. Allora noi rispondemmo “Sei uno stupido vecchio. Ci stavamo godendo la serata, eravamo ubriachi di assenzio e stavamo parlando delle dannate b-sides dei Kinks"

Aggiungo io: Mah...

martedì 5 agosto 2008

Bisogna imparare a fregarsene!!!

C'è un gran caldo la fuori, i serpenti, le cicale e le lucertole in giro sono più stressate che mai, proprio per questo bisogna fregarsene un pò di più : c'è da avviare un cambio di mentalità ( "datemi datemi datemi un altra identità..." dicevano i Negrita ) ma guai a essere smollacciati, un filo di sana incazzatura può aiutare ( attenzione a non superare le dosi consigliate però ). Dovremmo fare tutti come Riccardo dei Verve di Wigan: darci una meta e arrivarci. Certo, dice che la vita è dolce-amara (guardatevi il video di Bitter sweet symphony), però va dritto per la sua strada con l' obbiettivo bene a fuoco davanti a lui. La gente di grane ne darà sempre, ma teniamolo a mente come esempio, lui non cede il passo ne davanti a a nonnine ne tantomeno a bestioni di 2 metri: questa è coerenza, questa è una sana incazzatura.


lunedì 4 agosto 2008

My personal G3

I virtuosismi chitarristici per eccellenza sono passati nell ultimo ventennio tra le manone di 2 grandi musicisti, parlo di Joe Satriani e di Steve Vai, discepolo scoperto nientepopò di meno che da Frank Zappa. Insieme hanno dato il via al progetto G3, ovvero loro due come punti fermi più un altro chitarrista a rotazione ( sia il Crimsoniano Fripp o il Dream Theater Petrucci di turno) , per un tour itinerante in cui, tra tapping e scale a velocità impossibili per i comuni mortali, deliziano gli amanti delle 6 corde worldwide.
Satch Boogie (http://it.youtube.com/watch?v=Y7qD4acDu68 ) o Friends tratta da The extremist (Lp dei primi 90, un vero must Satrianesco) sono puro divertimento. Vai è unico nello sperimentare, impressionante a suonare, axeman multicromatico on stage. Di certo queste esibizioni devono essere molto belle a vedersi et sentirsi, però, manca qualcosa.
Difficile identificare cosa, ci strolgo su ma niente. All' improvviso mi arriva la folgorazione manco fosse il fantacalcio estivo e penso che sono dei polli gli altri la fuori che non ci hanno ancora pensato: un G3 di gruppi con chitarroni e Marshall a far la parte del leone... Per la prima convocazione mi viene subito in mente Slash, l' unico vero chitarrista solista dei Guns, Sweet child o mine, Welcome to the jungle o Patience sono alcune tra le tante perle che danno i brividi alla schiena anche dopo anni che le ascolti. A seguire Jimmy Page, soprannominato Zoso da Led Zeppelin 4 in poi( per via del simbolo sulla copertina dell omonimo disco che lo rappresentava) , quello che ha scritto Whole lotta love, Starway to Heaven. Dulcis in fundo il buon Van Halen con Hot for the teacher, Europe tra le tante: man che stai leggendo questo post, lui ha INVENTATO IL TAPPING!
Poi però torno alla realtà, penso a Slash che si prende a botte con Van Halen per un Jack Daniels durante il soundcheck, e Jimmi Pagina che se ne frega e siccome di scazzi per un assolo ne ha visti da una vita prova a dividerli, prende un orcione nella baruffa e incacciato ( arrabbiato) come una faina dispendia anatemi a go go, "te ne andrai a Paradise city biondo!" urla il chitarrista del dirigibile, ma poi un altro destro rifilatogli da Van Halen offeso per non essere al centro della bisboccia, lo rende a tutti gli effetti Dazed & confused. Allora Page sfinito, lancia un mezzo sortilegio a quei 2 ( la dietrologia rock ritiene che sia appassionato di esoterismo) :" finchè l' Inter non vincerà la champions non ci sarà mai la tua fott"&4^ reunion con Axl e non suonerai più negli stadi coi Guns e tu Eddie, nessuno vorrà più cantare con te, ne Sammy Hagar ne Dave Lee Roth". Slash si tocca e lo manda dritto su una Higway to Hell.
No, non credo che succederebbe mai, peccato.

venerdì 1 agosto 2008

La nostalgia da rientro: gran brutta bestia.

Pochi giorni e poche storie: quando uno rientra dalle vacanze sente quel pelo di scoglionamento che poi va via, ma è lì al cet mia, magari è solo un impressione, la stessa sensazione paranoica che hai quando un quadro sembra sia li a fissarti, è una cosa indotta, una suggestione, però mannaggia sembra proprio così, vaglielo a spiegare a quel bacchettone del buon senso . Non ci sono santi che tengano, se stai via pochi giorni poi torni scoglionato; mentre a farti una mesata scatta quello spleen un pò Joy division ( o per i meno retrò vedi alla voce Interpol e Editors) dark e pessimista e finisci per aver voglia di tornare a casa : Dylan direbbe Bringing it all back Home, per citare una tra le sue (tante) opere memorabili, si dice che la verità stia nel mezzo quindi ten days is the answer ( maybe?)
Ho appena ascoltato una traccia dell' ultimo compact dei Negrita, quel Rotolando verso Sud che ha dato tante gioie alla band di Arezzo. La canzone si chiama Tutto Bene, ed è cantata da Drigo, il chitarrista. Quei 3 minuti mi hanno stregato: l' atmosfera dolce, sincera, genuina, la musica ti porta a vivere la spiaggia citata nel testo, con quell' acqua cristallina, sembra di esser nella mente del suonatore, assorto nei suoi pensieri così lontani dalla sabbia e dalle onde blù(es).
Il pezzo giusto al momento giusto.



"Non si risolverà più
e allora provo a darmi pace
ma ormai non c'e' più la tua voce
E questa stanza è vuota
Nessun rumore per non pensare

Eppure il vento ascolta
Saluta tutti alla finestra
La luce spettina alle candele

E la mia pace trema
Ma di piacere,
se posso avere

Anna non ancora, ancora no,
non è il momento
Lascia che sia il tempo
ad inventare un'altra
fine a tutto
Anna non ancora, ancora no,
ti stai sbagliando
Lascia che proviamo un'altra volta
a fare finta che va tutto bene...
Tutto bene

L'estate spesso inganna
T'invita sempre su una spiaggia
Poi scende il buio
e tu sei nudo e solo
senza parole, se non per dire

Anna non ancora, ancora no,
non è il momento
Lascia che sia il tempo
ad inventare un'altra
fine a tutto
Anna non ancora, ancora no,
ti stai sbagliando
Lascia che proviamo un'altra volta
a fare finta che va tutto bene...
Tutto bene "

Words and music by Negrita from Rotolando verso sud 2005