venerdì 27 febbraio 2009

Caporetto

Per fortuna, alcuni Milanisti non hanno avuto la possibilità di vedere la loro squadra disfarsi contro il Werder Brema. Alcuni Milanisti erano fuori, col cellulare sottomano a ricevere informazioni, aggiornamenti, con l' idea e l' intima convinzione di riuscire a sfangarla ancora. Il problema è il verbo sfangarla ancora, sinonimo di metterci una pezza. Ma qui ci arriveremo a tempo debito. "You may say I' m a dreamer but I' m not the only one" cantava John Lennon, e questo era il mood del tifoso speranzoso. Prima di ieri sera, prima che il nichilismo della nottata punk a San Siro cancellasse i buoni propositi, prima dei ruggiti sul microfono del cantante dei Sex Pistols "no future!" a coprire le melodie dell' ex beatle. E' arrivata la mezzanotte per Cenerentola, che senza le sue scarpette ha pestato cio che incivili padroni di cani lasciano ad essicare sui manti erbosi. A San Siro il pantano era grosso, e grossolano è stato l' atteggiamento. Di sola classe e genio, come quello di Pato, non si nutre l' uomo... il talento va bene per lo spirito, ma come si dice mens sana in corpore sano... E i residuati difensivi ad imitazione delle pietre di Stonehenge sono stati imbarazzanti. Mentre si preparava questa disfatta, un tifoso milanista era a teatro. Stava guardando una rappresentazione in cui uomini boccaloni cadevano rapiti per il canto ammaliante di una donna seducente. Il canto aggrazziato delle sirene. La tentazione e l' illusione hanno fatto vacillare, e proprio quando con la mente la finale di Uefa era storia scritta, chissà con che diritto poi. In realtà erano (sigh) i sedicesimi e il nostro tifoso qualsiasi stava sognando su morbidi scranni rossi inebriato dalla stanchezza di giorni vissuti fast and furious, sognava di passare il turno. Poi arrivano i messaggini, in tutto 4 e aggiornano sulla partita. Il primo dice che la sua squadra vince 2 a 0, benone... andando avanti con la lettura degli sms, il tifoso si sveglia di soprassalto, di colpo le poltrone del teatro sono meno comode, è pareggio... non può esssere! Crede ad una burla. Le luci si accendono, inchini e applausi sul palco, un doppio passo verso l' uscita del teatro poi l' amara conferma, davanti ai pixel asettici e spietati di un computer insensibile. Tutto vero. Il tifoso qualunque manterrà una promessa e scriverà un articolo sulla vicenda, sul sogno e il "grande" incubo. Goodnight and good luck

martedì 24 febbraio 2009

Jane's addiction

Nuova reunion per i Jane' s addiction gruppo di Los Angeles... cronologia dei miei incontri con Jane.

Sei alla terza incarnazione, eppure, ogni volta che riappari l' effetto è lo stesso tra chi ti ha conosciuto, o anche solo frequentato per un po'. Strana bestia che sei Jane... ogni volta che ti crediamo addomesticata, ripulita, ogni volta che sembri avercela fatta poi glissi e te ne vai. Scappi tra un dedalo di vicoli malfamati, fumosi, dove la nebbia la polvere e lo smog sono un tutt' uno e circondano " vecchi amici" di cui faresti volentieri a meno.. Sono barboni, disperati con velleità di rockstar andate infrante. Ogni volta che torni in quei luoghi, li guardi, guardi questa pittoresca galleria di personaggi che li abitano e ridi, forse con un di supponenza, ma di certo consapevole che a differenza loro tu puoi andartene in ogni momento, puoi scegliere. Proprio quando ti vidi la prima volta, di sfuggita e rimasi colpito dal bagliore nei tuoi occhi, dalla genialità che trasmettevano. Dopo poco, ci incontrammo nuovamente. Stavolta eri all' apice della tua parabola, niente ti scioccava, ne il degrado di Los angeles, ne tanto meno quello dell' India, dell' oriente, di cui lentamente ti stavi invaghendo. Su di un palco ti vidi suonare una canzone insolita per te, classic girl: ecco come avresti voluto e dovuto essere. Le sfuriate, l' elettricità e la velocità iniziavano a stancarti, le consideravi fini a se stesse. Vivevi con quel senso di monotonia precoce e di insoddisfazione che è tipico dei geni: loro si abituano e stancano molto prima dell' eccezionale, mentre gli altri sono ancora ad osannarli. Hai detto basta poco dopo. Stop. Ogni canzone richiedeva uno sforzo sempre maggiore, dovevi sgranchirti e respirare a pieni polmoni prima di ritrovarti. Il rito dell' abitudine. Per questo sei scappata di nuovo, eri logora. Qualcuno dice di averti visto surfare in una baia della California. Nel '97 ti abbiamo rincontrata, hai cantato Jane, hai ballato e sedotto altre persone. Poi sei sparita, c' era da aspettarselo.Ti credevo dispersa in qualche pittoresco paradiso per randagi, a consumare i tuoi soldi e sprecare la tua fortuna. Sei ritornata nel 2002, più carica che mai, finalmente ripulita e in forma. Ma la tua vera natura non è mai svanita. Imprevedibile come te Jane. Ora sei di nuovo in città, divertiti e non fare cazzate.

domenica 22 febbraio 2009

Linkaggio selvaggio

Il primo è un linkino surfistico www.billabongxxl.com/main_page/index.html dove potete trovare bellissime foto che riguardano le più grandi onde surfate nel corso dell' anno. Non preoccupatevi, photoshop non c' entra niente.
Il secondo aggancio è con il sito de L' espresso http://espresso.repubblica.it/dettaglio/il-tuo-romanzo-in-sei-parole/2065087&ref=hpsp . Il settimanale ha lanciato un' iniziativa molto particolare, sulla scia di una tendenza che spopola nel mondo della letteratura americana, quella dei microromanzi. L' idea è quella di scrivere un racconto in sei parole sei, avete capito bene. Il giornale pubblicherà subito on line tutti questi superpocket che saranno successivamente raccolti anche in formato cartaceo. Chiunque può partecipare, anche noi incompresi blogger periferici. Il termine ultimo per inviare il proprio scritto è la mezzanotte di questa sera. Ecco alcune istantanee di personaggi famosi:

Stefano Benni, scrittore:
"Scrittore, si, uccide, ossessionato, dalle, virgole,".

Linus, deejay:
"Radio Deejay, one nation, one station".

Aldo Nove, scrittore:
"Oggi non c'è più domani".

Pulsatilla, scrittrice:
"Si consideri assunta. Ora può rivestirsi".

Vittorio Sgarbi, critico d'arte:
"Esiste la donna ideale. Basta evitarla".

Filippo Timi
Mi costa troppo cara la povertà



giovedì 19 febbraio 2009

Route 66


Ieri il Milan ha giocato i sedicesimi di Uefa (non ridete!) col Werder Brema di Diego (fortissimo, uno degli ultimi numeri 10 "che te la mette all' incrocio col mocassino"). E' finita 1 a 1. Come pronosticato da Carlo Pellegatti, Pippo Inzaghi ha ottenuto un altro +1: un gol utile per raggiungere il madridista Raul nella classifica dei marcatori più prolifici nelle competizioni europee. Grande Pippo! Ecco la chart:

1. RAUL GONZALEZ BLANCO (Real Madrid) 66 gol
Filippo INZAGHI (Milan) 66
3. Gerd Müeller 62
4. Andriy SHEVCHENKO (Milan) 61
5. Ruud VAN NISTELROOY (Real Madrid) 60
6. Eusebio Henrik LARSSON (Helsingborg) 56
8. Thierry HENRY (Barcellona) 55
9. Alfredo Di Stefano (Real Madrid) 50
10.Alessandro DEL PIERO (Juventus) 50.

Ps:" Il classico gol alla Inzaghi...rimpallo dopo un colpo di testa sbagliato...La palla resta li... e per lui un invito a nozze"
Fonte: sms di un amico interista

martedì 17 febbraio 2009

Lei è bellissima



Anche se ha il vocione, rimane comunque stupenda.

domenica 15 febbraio 2009

Smashing Pumpkins: American Gothic EP


Il 7/7/2007 i riformati Smashing Pumpkins tornarono in pompa magna con Zeitgeist, disco di granitico hard rock, senza compromessi, molto heavy a livello di atmosfere. Per il dejà vu il nostro pelatone Billy Corgan e Jimmy Chamberlin (batterista originale della band), hanno reclutato Jeff Schroeder (chitarra) e Ginger Reyes (bass guitar) visto che James Iha e D' Arcy hanno gentilmente fatto sapere (con grande rammarico da parte di tutti i vecchi fan). Tralasciando considerazioni di varia natura in merito al senso delle reunion, (carriere soliste traballanti e carriere di altri astri nascenti e loro malgrado sbiaditi), il nuovo/vecchio gruppo è tornato a macinare riffoni, come confà. Non ha senso fare gli splendidi dicendo che Adore, Mellon Collie, e Siamese Dream erano di ben altro livello rispetto alle ultime uscite, non serve, sono affondi bislacchi e inutili. Ribadisco, ai nostalgici e a tutti gli assetati di buona musica sentitevi i vecchi pumpkins a go go. Poi per la gente interessata al "come è andata a finire" c'è un bel prodotto, una sorta di (well)come back, che mette in mostra il ritrovato senso melodico e soft dei nostri. I marshall e le chitarre distorte di Zeitgeist, in American Gothic sono traformati in malinconia e melodia, dubbi e domande, e la musica gongola nell' indecisione, accompagnandosi perfettamente ai testi di Billy. Questo è un ep acustico dove il cantante riordina le sue idee e abbandona per un attimo la furia iconoclasta del precedente album. Il primo pezzo The rose march inizia con un riff di riscaldamento, dopodichè entra la voce che si doppia e al secondo 33 (toh guarda, come il titolo di una loro canzone) parte una bella sequenza di accordi, e per un attimo ti fermi e sembra di essere tornati ad atmosfere molto simili a quelle degli esordi. D' altronde non erano loro a cantare The end is the beginning is the end per la colonna sonora di un qualche Batman? Can't you see me? Canta fiero Billy Corgan mentre emerge dalle nebbie in cui si stava impantanando con prove interlocuotorie e orgoglioso torna a mostrare la propria fragilità. In Again and Again Jimmy ti illude per un attimo con una Tonight Tonight part2, per il suo lavoro con le bacchette: grande canzone. Pox suona quasi come un pezzo unplugged proveniente dagli anni ruggenti del grunge e mantiene alta la tensione. La conclusiva Sunkissed vede le tastiere moderate e non kitch, a dare equilibrio e a bilanciare tutto il resto. Si torna a parlare di sogni e sconfitte, di delusioni e speranze. Si torna a parlare di Smashing Pumpkins.


sabato 14 febbraio 2009

Buon San Valentino

martedì 10 febbraio 2009

Immagini per innamorati



I Green Day hanno svelato l' artwork di 21st Century Breakdown, ultimo album di inediti da American Idiot del 2004. L' idea grafica richiama Think Tank, disco dei Blur datato 2003. Comunque sia due belle copertine.

domenica 8 febbraio 2009

The Gutter Twins: Saturnalia

Sei in un' anonimo paese del Midwest americano. E sta per arrivare un temporale di proporzione bibliche. Le rogne crescono ancora di più se ad accompagnarti per un giro perlustrativo nell' occhio del ciclone ci sono i Gutter Twins, ovvero Mark Lanegan degli Screaming Trees e Greg Dulli, leader degli Afghan Whigs. Tutto si può dire di questi gemelli dei bassifondi ( è la traduzione di Gutter Twins appunto) tranne che non mantengano le promesse. "E non dite che non l' avevamo detto", da subito sapevate cosa aspettarvi. Perfetto biglietto da visita per l' intero album è la copertina: due file di casette di legno (che nel mio trionfo del luogo comune sono da puro Midwest americano), non sono abitazioni confortevoli, sembrano anguste, di periferia, abbandonate a loro stesse, così come le due sedie messe li, al centro di un giardino spelacchiato a fare compagnia al nulla, nell' attesa che la furia del vento le trascini da una parte o dall' altra. Orfane dei rispettivi proprietari, i gemelli tossici appunto, inquieti e nervosi, oscuri, e convinti eremiti del mainstream americano. Nell' attesa chei due loschi figuri in un panorama così spettrale scendano in cantina, per trovare riparo dagli elementi, ma (sorpresa!) piuttosto che sbarrare porte e finestre le lasciano aperte inondando l' atmosfera già di per se plumbea con suoni della notte. I Saturnali erano feste che nell' antica Roma permettevano ai più poveri, ai plebei di vivere un giorno da leone, nella dissolutezza, nei fiumi dell' alcool e della promiscuità. Bene i nostri ne danno una loro versione, aggiornando il gioco dell' antico impero romano e portandolo in un presente, sdrucito e squallido. Da queste vibrazioni darkoidi, dal tossire tabagista si salvano alcuni attimi di silenzio, di soul sintetico, piccoli momenti di distensione paragonabili agli spiragli di luce che emergono dalla copertina. In questo senso The Body è straordinaria, pop della migliore specie. Ma attenti, nei Saturnali non si vive di illusioni, e infatti Idle hands riporta dritta coi piedi per terra, anzi nelle periferie dimenticate dello spirito, della società, in tutti quei luoghi frequentati da malfamati. E' la colonna sonora per chi non ha altra scelta, per chi non ha ancora completato il suo viaggio nella notte, per chi è alle porte dei bassifondi affascinato e allo stesso tempo un pò impaurito.

sabato 7 febbraio 2009

Non si esce vivi dagli anni '80



Vi ricordate Kiss me Licia? Cartone/ telefim della nostra infanzia? Beh, il video di questo post propone sconcertanti rivelazioni,in stile: "ecco com' è andata a finire". Manca solo il celebre M' arrabbio, padre di Licia nella storia... si dice che adesso faccia il portiere in una squadra d' oratorio. Ringrazio l' amico Outrider per questa segnalazione, e con questo la sezione "boiate" del blog va in doppia cifra, col botto!

giovedì 5 febbraio 2009

Live on Stage

Champagne Supernova Live in Milan (tremulant version)



Wonderwall Live in Milan ( tremulant version, again!)


mercoledì 4 febbraio 2009

Noel sul concerto di Milano

Tales from the middle of nowhere
del 3/2/09

Heilà. E da un po' di giorni che non ci sentiamo, eh? Dove siamo stati? So che ieri sera eravamo a Milano. Che serata! Un grande, grandissimo concerto è stato seguito -abbastanza prevedibilmente- da una bevuta colossale. Non siamo andati in giro. E' successo al bar dell'hotel.

E' venuto David Beckham al concerto. E' stato bello rincontrarlo ancora dopo quella sera a Las Vegas - vi ricordate?

Ieri Nancy era in città, a fare shopping, ovviamente. Mi ha fatto fare grandi risate ...[...]

Al momento sono a Parigi in uno studio televisivo. Girandomi intorno senza fare niente. Sono ancora un po' ubriaco, credo.

Stasera voleremo in Germania per fare quel concerto che abbiamo cancellato l'altra settimana. O forse è domani. Chi cazzo lo sa. Ad ogni modo, preferirei essere a letto.

Au revoir,etc etc.

GD.
Fonte:upinthesite.com

martedì 3 febbraio 2009

Oasis live@Filaforum


You gotta make it happen!!!
Gli Oasis infiammano Milano. Cazzo che serata, risulto quasi sgrammaticato, sarà l' emozione, non so, ma il concerto di ieri sera è stato semplicemente spettacolare. Verso le sette e mezza io e la mia groupie entriamo al filaforum (che per inciso ha cambiato ancora nome, money talks!). Dicevo, entriamo e dopo aver dribblato due gonzi dormienti del servizio di sicurezza ci dirigiamo ai nostri scranni, i posti a sedere angusti e ripidi da far schifo ma non importa. Assolutamente no. Paninazzi d' ordinanza ascoltando i trascurabilissimi Twisted Wheel, autori di un rock grattuggiato monocorde e troppo strillato. Si sono fatti dimenticare con la stessa velocità con cui percuotevano le loro chitarre. Giusto il tempo del cambio palco e strumenti, qualche song nell' attesa, con Gimmie Shelter degli Stones ad addolcire l' attesa, poi il silenzio, le luci si spengono e parte Fuckin the bushes, un vero calcio in culo: gli Oasis salgono sul palco e parte il boato.

Quando aspetti anni per vedere il tuo gruppo preferito dal vivo, e poi ti ci trovi li, ti sembra di essere in una dimensione spazio temporale differente, hai una sensazione di stranimento della serie non ci credo, it' s not true, pizzicami etc etc, ma non sarà che ho bevuto una birra di troppo e in realtà sto sentendo gli Obesis (qui lo dico e qui lo nego, a quarantanni si mette su una cover band degli Oasis, per cui per quella data tutti pronti raga, io alla chitarra poi per il resto ve la giocate voi). No, no, è tutto vero, Our Kid (Liam) è in forma strepitosa e la scaletta è altrettanto vincente. Il trittico iniziale è bastato a farci sgolare tutti, Rock n roll star: un pezzo che rispecchia perfettamente l' attitudine di Liam di più non posso dire, vera rock n roll star dotato di carisma e di una presenza scenica pazzesca, quando gigioneggia col tamburello o più semplicemente quando sta immobile: 10... Il nuovo drummer Chris Sharrock è sugli scudi a picchiare come un fabbro introduce lo schock del fulmine, con la voce tagliente come su disco. A proposito, il cantato che aveva destato preoccupazione nei giorni di attesa della data milanese dal vivo rende tantissimo, e non ha avuto flessioni. La psichedelia dell' ultimo album Dig Out Your soul si presenta con To be where there's life, impreziosita da un sitar;mentre Waiting for the rapture è rock e cruda quanto basta. Con Cigarettes and Alchool tutto il palazzetto saltava... troppa grazia, probabilmente il miglior concerto del tour, con i nostri ispiratissimi ripeto, magari ad eccezione di Andy (il bassista un filo scazzato) comunque a compensare c' era Gem (second guitar) in palla. Le canzoni di Noel sono risultate molto fedeli alle versioni di studio, mi riferisco a The importance of being idle e Falling Down (tra l' altro prossimo singolo dell' album). Parlando sempre di pezzoni Noel dedica una bella versione chitarra e voce di Don' t look back in anger a Kakà ( Manchester City history). The Masterplan merita un capitolo a parte: gli archi che introducono il pezzo uniti agli accendini e ai led luminosi di digitali e altri accrocchi tecnologici hanno creato un atmosfera molto intima, magica portando agli stessi livelli di pathos raggiunti da Slide Away. Era da parecchi tour che i Gallagher non la proponevano e risentirla adesso è stata una gratificazione pazzesca. Io in questi riff ci credo davvero: di gruppi che ti dicono _come gattini attaccati agli zebedei_ che la vita fa schifo c'è ormai pieno il mondo, gli Oasis, invece carichi di rabbia della working class puntano a divertire, ad emozionare certo, ma nelle loro canzoni c'è sempre un senso di speranza, la possibilità di rivincita o anche più semplicemente la voglia di star bene. Mentre i (comunque grandi) Nirvana cantavano I Hate myself and i want to die gli Oasis rispondevano con Live forever. Due mondi opposti e io sposo senza ombra di dubbio la visione inglese. Una serata magica per un tour che finalmente ripropone Wonderwall con le acustiche, come nella meravigliosa versione presente su What' s the story morning glory. Il finale con Champagne supernova e poi I' m the walrus, cover di beatlesiana memoria riproposta in maniera acidissima è l' ultimo colpo di coda per una serata memorabile.
Supersonic.

Cigarettes and alchool

Is it my imagination

Or have I finally found something worth living for?

I was looking for some action

But all I found was cigarettes and alcohol

You could wait for a lifetime

To spend your days in the sunshine

You might as well do the white line

Cos when it comes on top . . .

You gotta make it happen!

Is it worth the aggravation

To find yourself a job when there's nothing worth working for?

It's a crazy situation

But all I need are cigarettes and alcohol!

You could wait for a lifetime

To spend your days in the sunshine

You might as well do the white line

Cos when it comes on top . . .


You gotta make it happen!

Ps a breve video della serata...