mercoledì 27 luglio 2011

Kaiser Chiefs: The Future is Medieval

In Rainbows dei Radiohead fece parlare di se con mesi d'anticipo rispetto alla data di pubblicazione ufficiale. Tutto merito trovata di Tom Yorke e soci di vendere il cd direttamente sul sito web della band: oggi i Kaiser Chieds rilanciano l'idea e buttando sul mercato The Future is Medieval provano a dare uno scossone alla loro carriera. Una carriera partita alla grande (a suon di tormentoni del calibro di Oh My God, I Predict a Riot e Ruby) che ha perso parte del proprio appeal (o dell'effetto sorpresa) nell'ultimo Off With Their Heads, accolto in maniera piuttosto freddina dal pubblico nonostante la buona qualità del prodotto finale. Questo quarto lavoro della formazione di Leeds è e sarà per forza di cose il meno omogeneo, il più “indefinito” nella loro discografia. La ragione è semplice ci sono più album dei Chiefs. Sul sito del gruppo è possibile scegliere 10 delle 20 canzoni proposte per individuare la tracklist dell'album. Qualcuno potrebbe definirlo il primo esperimento di discografia 2.0, in cui la rete e il “prodotto finale” diventano opzioni in mano alla discrezionalità di chi sta davanti alla tastiera. Tutto molto bello sulla carta, peccato che 20 brani da elaborare in un botto solo non sono facili da digerire e soprattutto non sono facili da realizzare: ecco, i filler, i riempitivi ci sono, innegabile dirlo, tuttavia è possibile bypassarli facilmente. A livello sonoro non ci sono grandi scossoni, il mood rimane quello del brit à la Blur, riveduto e corretto seguendo la lezione di Employement e aggiungendo robuste dosi di pop anni Ottanta: da includere nel disco Start with nothing, Can't mind my own business, il singolo Little Shocks (che sa molto di Kasabian) e Dead or in Serious Trouble.


lunedì 25 luglio 2011

Noel Gallagher: The Death of You And Me

sabato 23 luglio 2011

Love is a losing game...

giovedì 21 luglio 2011

Primal Scream: Screamadelica

Screamadelica è il capolavoro dei Primal Scream e senza alcun dubbio uno dei migliori dischi degli ultimi 20 anni, Non solo perché ha ridefinito un suono, unendo il rock, l'acid house, il trip hop, ma anche perché ha avuto un impatto fondamentale sul modo di giocare con la musica in quegli anni. Rispetto agli Stone Roses (altri eroi del periodo a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta ) qui la bilancia tende maggiormente all'elettronica: il merito è tutto del producer Andy Weatherhall e delle sue illuminanti intuizioni. Non una caduta di tono, non un momento morto. Screamadelica _ uscito per la Creation Records, la stessa etichetta che lanciò gli Oasis di li a poco _ è perfetto dall'inizio alla fine. Ad esempio, l'ipnotica Come Togheter (il riferimento ai fab four si ferma al titolo) con i suoi 10 minuti e rotti di suoni effettati, synth e voci campionate, nonostante la lunghezza “importante” impone l'ascolto ripetuto in loop. Screamadelica è “sintetica” (Don't fight it, feel it), ma anche concreta e a suo modo classica: nella nebbia delle canzoni emergono richiami agli Stones (l'intro dell'iniziale Movin on up, con le percussioni che rimandano a Sympathy for the Devil, divaga sul tema con un brillante cantanto soul particolarmente riuscito), ai Byrds (il retaggio delle prime acerbe prove del gruppo) e forti rimandi alla musica soul (le voci nere sono frequenti e scaldano numerosi pezzi). Damaged è l'ennesimo jolly pescato dall'ex drummer dei Jesus And Mary Chain. Screamadelica è una creatura mutaforme, frutto di un periodo vissuto pericolosamente per la band di Bobby Gillespie: intervistato da un giornalista su quei mesi “turbolenti” disse di non ricordarsi quasi nulla della genesi dell'album.


martedì 19 luglio 2011

The Chief is back

Il primo singolo da solista di Noel Gallagher esce su etichetta Sour Mash il 21 agosto 2011 per il download digitale e il giorno dopo nei formati vinile 7″ e cd singolo.

Il mio manager mi ha chiesto chi sono gli High Flying Birds. Non sono nessuno in particolare. Noel Gallagher’s High Flying Birds sono io e chiunque sia nelle mie vicinanze durante il mio operato, una specie di collettivo” – Noel Gallagher

Il singolo di debutto si intitola The Death of You and Me, realizzato il 21 agosto e sarà presentato con un video girato a Los Angeles.

Il singolo anticipa il disco Noel Gallagher’s High Flying Birds che esce il 17 Ottobre, una co-produzione Noel e David Sardy (l’album è stato registrato a London e Los Angeles).
Il singolo The Death of You and Me sarà disponibile come digital bundle il 21 agosto 2011 con il video e una esclusiva B side, The Good Rebel. Il Cd single e il vinile 7” saranno disponibili dal giorno seguente, il 22 Agosto 2011.

Source: wonderwall.it

domenica 17 luglio 2011

RHCP: The Adventures of Rain Dance Maggie

L'anteprima del nuovo singolo dei Red Hot al link qui sotto...

sabato 16 luglio 2011

Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah.

venerdì 15 luglio 2011

Weezer: The Green Album

“Torniamo all'antico e sarà un progresso”: con questa frase _ inserita all'interno dello striminzito booklet del Green Album _ i Weezer hanno riassunto tutte le puntate precedenti della loro carriera: l'esordio con l'omonimo disco (il blu, quello di Buddy Holly, Undone e Say it isn't so) e il “difficile secondo album”: lo splendido Pinkerton. Una tappa travagliata quest'ultima, che ha quasi messo la parola fine alla formazione americana, mai così vicina allo scioglimento (per fortuna scongiurato). Da li a poco ci sarebbero stati altri cambi di line up (il bassista Mikey Welsh lascerà presto per problemi di salute) ma nulla a confronto con gli scossoni del periodo 1997/2000. Il “ritorno all'antico” della formazione di Los Angeles parte dalla grafica: rispetto al debutto cambia il colore, ma la copertina _ che immortala la band su uno sfondo colorato _ è praticamente la stessa, riaggiornata di qualche anno. Il sound _ un robusto power pop punk _ non presenta grossi scossoni, eccezion fatta per l'arrabbiata Hash Pipe, scelta dalla band come singolo apripista del lavoro, nonostante la richiesta della Geffen di puntare sulla scanzonata Don't let go. Bella anche Island In The Sun (con il video firmato da Spike Jonze). Di un altro livello Simple Pages, ennesimo esempio dell'abilità di scrivere di Rivers Cuomo, capace di incastrare alla perfezione le parole tra gli accordi power e le trame di chitarra che costituiscono il 90% del wall of sound dei Weezer. In questo senso il wah wah di Crab è una garanzia. La chiusura in bellezza con lo spleen di O Girlfriend, meravigliosamente triste. Il Green Album è l'ultimo disco da avere dei Weezer, e chiude al meglio il primo capitolo della loro storia, sicuramente quello più significativo.


sabato 9 luglio 2011

Miles Kane: Colour Of The Trap

Studiatissimo, in ogni minimo particolare, a partire dallo scatto (rigorosamente in bianco e nero) dove Miles Kane gigioneggia a favor di fotografo: Colour Of The Trap è essenzialmente questo, il prodotto di un lungo ed approfondito studio della materia, ovvero il pop inglese Sixties _ scandagliato in ogni minimo particolare. Kane è un perfezionista, uno che sta attento alle pose e al look, ma soprattutto ai suoni, per questo ha chiamato a produrre il disco Dan The Automator (Kasabian) e Dan Carey (Franz Ferdinand). Per chi non avesse mai ascoltato The Age of Understatement, il debutto solista di Miles Kane potrebbe riservare alcune piacevoli sorprese, per chi invece ha avuto modo di apprezzare la riuscita collaborazione di qualche anno fa con Alex Turner (Artic Monkeys) sarà scontato trovare somiglianze in Inhaler (con quell'assolo di chitarra in vibrato). A detta di chi scrive My Fantasy _ dove fa una comparsata Noel Gallagher _ è il pezzo migliore in assoluto, il brano più moderno e melodico del lotto, e quello (assieme a Rearrange) dal più alto potenziale radiofonico. Per carità, nulla che non sia già stato inventato o proposto a più riprese in UK, ma certamente un modo piacevole per passare una manciata di minuti. Per il resto il disco rimane immerso nell'atmosfera nebbiosa nella quale Kane si trova maggiormente a suo agio (anche Telephaty potrebbe essere la colonna sonora di qualche oscuro film anni Sessanta) qualche piccola variazione al tema la offre Better Left Invisible e Take The Night From Me, inno all'italianità sonica in salsa british.

sabato 2 luglio 2011

Ma che discorsi...

...se pensi che sia logico
scoprire in mezzo al traffico
di amarsi in modo cosmico
ma un attimo che poi due metri dopo
l’amore sembra consumato già...