domenica 27 luglio 2008








Back in 5 minutes... just a little patience


Blues a Casalmaggiore

Ieri sera a Casalmaggiore per il Rock-Blues Festival c' era un quattrocento, cinquecento persone, alla mia sinistra una bancarella che vendeva vinili, dalla parte opposta si spillavano birre biondissime, e davanti a me avevo un bel palco- ovvero la scalinata del Duomo di S. Stefano- e 4 casse che facevano uscire bella musica, rock, blues, soul in piccole dosi ( ma è importante rispettarle le dosi, perchè se esageri troppo con una cosa poi la ricetta non funziona). Con il consueto e doveroso ritardo di una mezzoretta (per aspettare tutti i ritardatari) è salita sul palco la Tolo Marton Band, un Trio che ha snocciolato il bignami del rock blues, mi son piaciuti molto per la loro versatilità ." c' è da essere sporchi, roots? pronti" oppure "volete soffici coccole alla slow hand? vaaaaaaaa beeeeene!"( ovviamente queste frasi sono estrapolate da un dialogo col pubblico mai fatto). Scopro dalla presentatrice del Rock blues festival che questa band è stata premiata nientepopò di meno che dalla madre di JIMI HENDRIX, tanta tanta roba appunto. Sentendo il concerto non fatico a capirlo, ottimi sia nei pezzi più rock che nel repertorio delle 12 battute più canonico, abilissimi nella scelta delle cover ( vedi alla voce Laundromat di Rory Gallagher, o un pezzo bellissimo di Muddy Waters rifatto con maestria e originalità ). La loro I m gettin crazy è stata un bel calcio nel c...! Alla fine del concerto investo subito un deca nell' acquisto del loro Live e scopro che oltre ai loro pezzi han coverizzato L' HENDRIX di Fire e Red House, Rory Gallagher appunto, B.B. King e Santana.
Ecco Santana mi fa da raccordo per parlare di Robben Ford, uno che ha suonato con lui sia in studio che live.
Dopo il cambio di palco fatto dai roadie, entra in scena il buon Robben e attacca subito con ottimi pezzi, cavolo che fraseggi. E' in serata, dialoga con piacere col pubblico e ci scherza, parla in italiano sicuramente meglio di Schumacher dopo 20 anni che è qua o meglio di Altafini, by the way, meglio tornare al blues. Il blues appunto, fatto con grandi musicisti, come il bassista che ha riempito il momento in cui Ford parlava ai tecnici del palco (per farsi alzare il mic e abbassare il volume della batteria) con un bel solo-"tutto nasce dal basso e poi va su"- direbbero Michael Franti & Jovanotti. Tra i brani migliori sicuramente Riley B. King pezzo ( meraviglioso, serve dirlo?) che l' americano dedica al suo personale idolo blues, quel B.B. King che se la rideva sulla cadillac assieme ad Eric Clapton nella copertina di un disco del 2000 o giù di lì'. Sento qualche goccia, allora per evitare code/ file etc investo un altro deca e prendo anche Truth, l' ultimo album di Robben ( ho fatto bene e basta). Il concerto doveva durare di più, ma un tempo malefico ci ha rubato un possibile bis e ha colto tutti noi di sorpresa, il bluesman americano in primis, che dopo averci ringraziati per la serata, se l' è filata a gambe pure lui.

sabato 26 luglio 2008

The Mars volta

Nati dalle ceneri degli At the drive in, i The Mars volta sono un gruppo di un fracco di elementi ( session man ufficiale è anche John Frusciante dei Peppers) alfieri di un prog rock schizoide, è come sentire il Santana dei 70 dopato di steroidi e anfetamine e affamato di scale chitarristiche. Li ho scoperti con l' ultimo di quest anno: The Bedlam in Goliath, dentro Lp c' è di tutto, il problema è che lo trovi contemporaneamente e per forza di cose uno poi è frastornato. Il leader della band, Omar Rodriguez Lopez quando vuole ti fa sbattere vs un muro sonico da far paura, l' unico difetto ( ma ribaltandolo può essere un pregio) è l' esigenza di strafare e cercare sempre l' effetto a sorpresa, che alcune volte riesce, parlo di Televators e Wax Simulacra (http://it.youtube.com/watch?v=gZwFycBgUpI), mentre altre volte un pò meno.


L' epiteto giusto per loro è Trapattoniani, mi spiego : il Trap è un grande allenatore, ma ogni tanto si incarta, si perde in un giro di parentesi e di subordinate assurdo( "non dire gatto finchè non ce l' hai nel sacco, perchè mi servono scarpe buone per farli giocare, altrimenti poi le mogli, e si in Irlanda e Lippi e Donadoni,che poi se vogliamo analizzare anche Blatter appunto, capisci no? ma lascia stare Longhi!..."). Quindi se giocassero più semplice, senza tutta quella melina sonora e fossero un filo più radio friendly, sarebbero sicuramente maggiormente apprezzati. Comunque voto 10 alle esibizioni dal vivo, i fortunati che hanno preso i biglietti per lo Spaziale di Torino sanno a cosa mi riferisco... Bye

venerdì 25 luglio 2008

Beck e le colpe moderne

In questi giorni sta uscendo il nuovo album di Beck, Modern Guilt. Grazie alla produzione di Danger Mouse, ovvero l' altra metà dei Gnarls Barkley ( quelli di Crazy, rimembri gringo?) Beck è riuscito a dare all' album un impronta più concreta, non c' è la consueta carrellata di generi, perchè ci si concentra principalmente sul pop rock psichedelico di fine 60 primi 70.
A questo artista, esploso dicendo "I m a looser baby, so why don t you kill me?" ( da Looser obviously) mi sono avvicinando sentendo il primo singolo di Guero, disco del 2005, dalla costola del quale è saltato fuori, come in un gioco di scatole cinesi, Guerolito ( remix del sopracitato album). Il pezzo era E-Pro(http://it.youtube.com/watch?v=Bk40OQCsrTI, molto bello a mio avviso ma troppo slegato rispetto al resto del lavoro. Da Guerolito consiglio di ascoltare Missing
( http://it.youtube.com/watch?v=oWtn52K2h34 remix degli Air) Ovviamente il cherubino di Los(t) Angeles casca a fagiuolo per tutti quelli che vogliono sentire qualcosa di un po diverso, fuori dagli schemi convenzionali, o a quelli che non han voglia di ascoltare chitarrabassobatteria e stop, ma si accollano volentieri cose anche soft, sperimentali, loop elettronici, archi, drum machine, strumenti etnici.
Forse è troppa carne al fuoco, ma in tempi dove ci si limita a fare canzoni dozzinali (" l' umbrella la doveva cantare Britney", "ma no Shakira", "STOLTI doveva farla Beyonceè etc etc") il voler osare, il non essere lineari e allineati, ma soprattutto scriverli da se i pezzi non può essere assolutamente una Colpa Moderna, anzi!

Ps in Orphans c'è pure un duetto con Cat Power, la morettina della foto a fianco

giovedì 24 luglio 2008

Diavolo di un Ron (Wood)

Il chitarrista degli Stones, Ron Wood, è scomparso, non si sa bene che succede, ma sta attraversando una linea d' ombra mica da ridere: pare che l' arzillo idolo della 6 corde si sia rimesso a bere( vara veh!!) e che abbia deciso di mollare la moglie per scappare con una ventenne russa (che lavoratore!) . Sbalzi del genere sono frequenti nel rock, ma all' ordine del giorno parlando degli Stones, Kit Carson, il fido Pard di Tex Willer direbbe che sono 4 satanassi, 4 tizzoni d' inferno ( Sympathy for the Devil, of course), io rilancio: 4 satanassi sulla Route 66 del Rock ( noterete che è scritto con la R maiuscola) una vita in giro tra un concerto e l' altro, a cambiar città, ville, party, donne, continenti, sempre in giostra insomma. Ora gli anni 70 , quando i Rolling si facevano fare il "tagliando", (ovvero si facevano ripulire il sangue) sono passati da un pezzo, ma ogni tanto qualche ricaduta in clinica ci scappa, come è successo pochi giorni fa: l' obbiettivo era quello di riprendersi da una mina storica che lo ha portato a corteggiare questa barista con 40anni in meno di lui, e di bloccare sul nascere qualsiasi presunto problema di dipendenze. Forse proprio il suo essere così imprevedibile è il motivo per cui è resistito tanto con Jagger/Richards. A loro non serve il musicista che faccia il compitino, serve un rolling stone. Quando c'è da far casino lui è sempre in prima linea, ma è al contempo il collante del gruppo: senza di lui la premiata ditta dei Glimmer Twins sarebbe soltanto un ricordo passato, glorioso, mitologico, ma pur sempre passato. Infatti, se non fosse stato per la sua diplomazia non avrebbero più pubblicato niente fin dalla metà degli anni 80 quando i contrasti sulla gestione della band erano forti tanto da avvalorare l' equazione Mick/Keith Materazzi/Zidane.. Ricordo ancora quando l ho visto in concerto, straordinario nei soli, tecnicamente ineccepibile, ma soprattutto passionale, sincero nel suonare, quando fa It' s only rock n roll ci crede ancora, o anche quando si cimenta nella nobile arte dell' intreccio tra le chitarre ( e marchio di fabbrica del gruppo ) assieme al fidato compagno di sbronze Keith "Keef" Richards. Un vero crazy diamond, speriamo si riprenda bene, e si rigeneri. In bocca al lupo, non sarai uno stinco di santo, ma a noi piaci così.


mercoledì 23 luglio 2008

Surf: schegge sparse



Visto un video surfistico, è partito un brainstorming istantaneo...

  1. la prima e immediata: i Beach Boys che cantano Surf in the USA, o California Girls, good vibrations
  2. il video dei the Thrills per la canzone Big Sur ( guardarlo per dimenticarsi di colpo della stofak padana )
  3. La prima pellicola surfistica che ho visto, Point Break, dove lustri addietro ho capito che i ladri del film non solo hanno preso in prestito le facce dai politici, ma anche le idee criminose e l' ispirazione...
  4. Jack Johnson, uno che da quasi fastidio per come la sua vita sia perfetta, moglie stupenda, vive alle hawaii, fa il surfer, casa enorme sulla spiaggia, e sempre in tour portando in giro la sua musica, una faticaccia insomma
  5. Il grande Eddie Vedder, cantante dei Pearl jam, surfista di San Diego che si alzava all' alba per andare a surfare alla ricerca dell' onda perfetta
  6. Il video di Oceans, sempre dei Pearl Jam, dove ci sono scene di surf
  7. Il mitttico Piotta: "noi siamo i ggiovani, i ggiovani più ggiovani, siamo l' esercito, l' esercito del surf..."
  8. L' ultima scheggia è per i campioni di questo sport, come Kelly Slater, sempre all' inseguimento dell' estate e delle onde perfette, 365 giorni di never ending summer
E poi smetto, col groppo in gola mi infilo costume e infradito e vado a farmi due vasche in piscina, non piove, ma comunque governo ladro!



Ps : Sarà vera l' onda del link sottostante oppure è una bufala?
http://it.youtube.com/watch?v=k2vkwy2vdP4

martedì 22 luglio 2008

I Verve ci hanno fatto sapere

Mercoledì scorso a Livorno doveva esibirsi la band inglese dopo un assenza interminabile per i fan, iniziata con la pubblicazione nel '98 dell' ultimo album. Col senno di poi mi dovrei ciucciar le dita visto che ho scelto di andare a gustarmi L' HJF a Mestre con Stereophonics, Police, invece di andare al festival toscano. Ovviamente dispiace per il cartellone di Italia Wave, che seppur impoverito a causa del bidone albionico rimane comunque di tutto rispetto. Parlavo dell' ultimo album, appunto, Urban Hymns, mare magnum di magnifiche melodie. Quegli 11 inni urbani erano un ode all' introspezione, con le loro derive psichedeliche, perfette testimonianze di viaggi lisergici ( veri o presunti ) fatti dalla formazione di Richard "Cast no Shadow" Aschcroft. Di acqua sotto i ponti ne sarà pure passata parecchia, ma quell' album era un 33 per me, ovvero numero perfetto e irripetibile. Di Bitter sweet symphony è stato detto tutto e il contrario di tutto, l' inno del secolo e altra fuffa,, io mi limito ad accodarmi a tutti quelli che ne incensano le aperture melodiche e la sontuosità intrinseca. Altro inno, altra girandola di emozioni: Sonnet e The drugs don' t work sono PERFETTE, nel loro incedere malinconico; Lucky man è un ringraziamento per un talento incredibile, poi sul finale una Come on bella rock con Richard che manda tutti a quel paese, ma con molta più enfasi rispetto al nostro Alberto Sordi ( sapessi quanta gente che ce stà...). Mi ricordo quando nel 1998 questi 5 idoli britpoppari avevano paccato un altro festival italico, era il Jammin, e allora furono sostituiti dai Kula Shaker, anche loro pronti a surgelarsi per una bella diecina d' anni prima di riapparire l' anno scorso con Strangefolk. I Verve sono tornati, e dopo aver realizzato le semi-ufficiali Thaw Sessions, tra un pò pubblicheranno Forth, ultimo capitolo stereofonico del combo, le buone premesse ci sono tutte...

domenica 20 luglio 2008







Dig out your soul
, ovvero scopri la tua anima: il migliore dei propositi.

sabato 19 luglio 2008

Dig out your soul

Questo è il titolo del nuovo album degli Oasis, i fratelli Gallagher hanno finalmente deciso di dare alla luce il seguito di Don' t believe the truth, fortunato long playing del 2005, per intenderci quello con Lyla, The importance of being idle e la magnifica Let there be love. Ultimamente erano apparse in rete alcune canzoni demo e si vociferava potessero entrare nell' album, rispettivamente Stop the clocks, Nothin on me e I wanna live in a dream in my record machine. Ascoltandole sul tubo.com si può capire quanto siano acerbe e debbano maturare ancora qualche tempo prima di trovare la quadratura giusta del cerchio.

Comunque la copertina ( la inserirò in un altro post ) prende molto bene, psichedelica appalla. I titoli delle canzoni incuriosiscono. Tempo fa Liam Gallagher, il cantante, aveva detto che non ci sono ballate à la Wonderwall o giù di lì : i pezzi sarebbero tutti belli tirati; personalmente non credo e penso che nel lotto dei papabili qualcosa di più tranqui l' abbiano messo, visto quanto sono bravi nella costruzione di melodie perfette. Un peccato che i due mancuniani abbiano cacciato Zak Starkey, grandissimo batterista ( è il figlio di Ringo dei Beatles) già con gli Who e in passato turnista dell' ex Smiths Jonny Marr. L' omino picchiava come un fabbro che lavora a cottimo ed era veramente rock, vedremo che farà il nuovo arrivato...
Intanto, nell' attesa vi propongo una B side del 2005: Eyeball tricker http://it.youtube.com/watch?v=aO7mxofsQXQ

venerdì 18 luglio 2008

People are strange

Follie per i Tokio Hotel: 375 svenimenti durante un concerto a Ginevra
La mania per i Tokio Hotel non conosce limiti, lo sanno bene i genitori delle giovani fan che accorrono numerosissime in ogni città per vedere i quattro ragazzi sul palco: grida d'amore, crisi isteriche e di pianto sono all'ordine del giorno ai concerti della band tedesca.
Sembra però che il picco massimo di "follia" sia stato raggiunto a Ginevra: alcune fan si sono accampate davanti alla sala del concerto una settimana prim
a della data e 90 di loro sono svenute nelle ore che hanno preceduto l'apertura dei cancelli.
Durante l'evento si è registrato un totale di 375 svenimenti, che hanno mobilitato tre ambulanze e un'infermeria di sessanta letti. (Fonte: La Repubblica)


A tutto questo cosa si può aggiungere? Credo niente, bisognerebbe solamente contemplare il silenzio assordante che produce questa notizia, interrotto di tanto in tanto dal soffice rumore delle palle di fieno che rotolano... se al di la di valutazioni soggettive ( ovvero De Gustibus) tutto questo vi sembra grottesco, sappiate che l' attacco dei cloni è cominciato ufficialmente, infatti dalla Germania stanno già arrivando gli eredi della band tedesca, i misconosciuti (ad oggi e speriamo anche ad domani et dopo domani) Cinema Bizzarre: no words.
Pino Scotto, ultimo templare del metallo nel bel paese, http://it.youtube.com/watch?v=7vZGaks6JAY pensaci tu...

mercoledì 16 luglio 2008

A sarà fort Ronaldhino!



Divagazioni sportive: che nostalgia per i bei tempi andati quando il primo fenomeno Luis nazario da lima, al secolo Ronaldo, padre di Ronald( viva la fantasia) era accasato alla corte del buon Massimone Moratti e il tricolore non arrivava mai (però quante volte abbiamo subito le sue prodezze atletiche); poi arrivò da noi milanisti, dividendo ancora una volta il pubblico meneghino, anche se stavolta a parti inverse. Qualche lampo, ma mancava il mordente, poco arrabbiato, un pò cotto forse. Mentre si dava a improbabili sponsor anti-stempiatura a mordere il campo ci pensava Pippo Mio, il super Paips Inzaghi che col piattone la buttava sempre dentro, uno che ha sempre lottato vs molti infortuni, ma ogni volta è tornato indietro ancora più spietato ed implacabile in zona gol, aggressivo manco fosse il batterista degli Slipknot.E' sopravvissuto a molti attaccanti che volevano fargli le scarpe, ma MAI ci sono riusciti, neanche i vari Gilardi con molte primavere in meno, per non parlare degli estemporanei Olivera, Amoroso, Crespo, Tomasson and so on... Assieme a Galliani rappresenta lo yin e lo yang delle esultanze estreme, scomposte, ma son quelle che a noi tifosi piacciono di più ( da stendere un trapuntone pietoso sul cuoricino con cui festeggia Pato). C' è da augurarsi che il dentone brasiliano di cui tutti stanno parlando in queste ore, ne segua per quanto possibile l' esempio con grinta e impegno; la grande classe all' ex blaugrana non manca di certo. A sarà fort Ronaldhino, se lo augurano tutti...

martedì 15 luglio 2008

C'è crisi...

In un' estate orfana dei successonidafestivalbar, questo http://it.youtube.com/watch?v=TdLuqL7upLY a insaputa di tutti gli italiani che non hanno mai sentito Bugatti, in arte Bugo, potrebbe essere addirittura il primo tormentone assoluto, multigenerazionale, interclassista e trasversale. Chiunque, almeno una volta in questi mesi ha detto che c' è crisi, anche solo per dribblare stantie conversazioni metereologiche; i più oltranzisti dicono che "andremo tutti a gambe all' aria" ma dove andremo a finire? Siamo talmente fusi da non saper più neanche se abbiamo l' infuenza o il gomito del tennista? Mastermind risolverebbe l' interrogativo con un grande BBOH!?


"C’è crisi!
Dappertutto si dice così
E lo leggo sui visi
Non è colpa solo del lunedì
Sono nutellate di deliri
E code e colpi di tosse
E tu non piangi e non ridi
Vivi come se niente fosse

C’è crisi dappertutto
Dappertutto c’è crisi

Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Oppure semplicemente
Fa niente."

Flashback








Giusto perché ne ho parlato l' altro giorno era doveroso inserire qui la copertina di God Shuffled his feet ( anno di grazia 1993) dei Crash test Dummies, liberamente tratta da un quadro di Tiziano, "Il trionfo di Bacco e Armonia".

Per nostalgici o novizi andare a sentirsi di corsa Mmm mmm mmm mmm
ecco il link
http://www.youtube.com/watch?v=-4WbwwhBmRk

See you

domenica 13 luglio 2008

This is a Joke!

Ode a M.R, un genio incompreso, novello Icaro in cerca della sintesi perfetta dell' immagine del super Fresh, personaggio schivo, vero genio e sregolatezza di balletti e coreografie estreme. Frescone supremo, il mondo dei video anni 90 ti deve molto, con Zucchero filato nero il tuo unico e insuperato solo project hai aperto uno squarcio nel cielo di tenebra italiano del tempo ( era il '96 o giù di lì); probabilmente sarai ancora da Cisco, o al Jolly Blù, oppure a mangiarti un camogli in qualche autogrill disperso somewhere in time, con le pive nel sacco perchè l' appuntamento con qualche tipa è andato sfumato e ti sei perso a casa di Dio, esci dal tuo Guscio di Baloò ( l' orso di EuroDisney che ti intrappola) e urla al mondo che ci sei, non c' è bisogno di un gran nome per essere qualcuno!!!
Lennon/Mc Cartney,
Jagger/Richards,
Pezzali/REPETTO.

"noi non siamo mai cambiati
sempre sogno nel cervello
di una moto per cavallo

a esaltarci per un niente
basta che si divertente
poi chissà chi lo può dire
dove andremo mai finire"

"Andrea storce la bocca e mi sussurra: sedere magro 
poi anche di faccia non è 'sta bellezza

è come una squadra di B che lotta per la salvezza
no, non può finir così... "
Ps: Joke in inglese significa scherzo:)

sabato 12 luglio 2008

Viva la vida




Una bella
copertina è sempre un ottimo biglietto da visita per un album, spesso ti indirizza a scoprire cose che magari non conoscevi. Funzia così, il patito maniacale come il sottoscritto si aggira( in passato molto più assiduamente)in un negozio di musica, non trova niente a colpo sicuro, ma sa che non può finire miseramente in questo modo, absolutely,DEVE scoprire qualcosa di nuovo, alla ricerca di New Adventures in HI- FI , titolo di un bel disco remmiano. Per questo, incuriosito da un immagine poi si procura il cd seguendo l' assioma per cui molto spesso( non sempre obviously!!!) a una bella "buccia" corrisponde anche buona polpa...se non mi fossi lasciato influenzare dal primo impatto probabilmente non avrei scoperto i crash test dummies e il loro bellissimo God Shuffled His feet. Prendete gli Stones, dico gli STONES, mica pizza e fichi, quando pubblicarono Undercover, con quella copertina piena di etichette e bollini, non sfornarono certo un capolavoro, ma sempre in ambito dei Glimmer twins( aka i rolling...) Beggars Banquet con la sua sudicia immagine specchio di tempi bui e di bassifondi sessantottini traborda perle come Sympathy for the devil o No expectations, oppure prendete altri LP come Let it Bleed, o anche Bridges to Babylon che rasentano il sublime, provare per credere: viva la vida!







Regola algebrica del Blog ( ovvero, UN ESEMPIO DI COME FUNZIONA QUI DENTRO)

Anno di grazia 1963...5 teppisti da un pò di tempo stavano scrivendo le coordinate del rock...li si faceva la storia gente, una storia fantastica grandi gli Stones, col buon Brian Jones che mazzuolava ancora tanto rhythm and blues ecco, avete presente, a quest immagine sovrapponete alcuni pezzi ( non sono troppo recenti, qualcuno di voi dirà che sono pleistocente, ma kissene!!!) della band inglese e otterrete un emozione, facile no?

Doverosa presentazione (Just do it!)
TheRaconteur C' est moi, ho 23 anni, una passione assurda per la musica e il libro che ho consumato e letto più volte è "Alta Fedeltà"di Nick Hornby, l' ho adorato, (con i suoi elenchi di canzoni per situazioni particolari, in quel negozio di dischi bisognava proprio andarci e starci delle ore), su sta baracca l' idea è quella di esser trasversali, tranqui e farsi due belle bagole, un domani o un dopodomani... ecco sono al primo post e già lo vorrei fare kmetrico.... Qualche consiglio volante: dovete assolutamente recuperare qualche disco dei The Replacements e ascoltarvi belle storie tipo Bastards of young o Here comes a Regular, e poi visto che sono un (falso)tamarrone e ascolto veramente un casino di musica buttatevi su un gran pezzo di una buona band che non ha avuto quel che meritava, sto parlando dei Velvet Revolver dello zio Slash, e del caleidoscopico Scott Weiland, il pezzo è The Last fight e si gode assaye!!!

venerdì 11 luglio 2008

Ps: tengo a precisare che questo post segue a ruota quello del blog bemmmei.blogspot.com , stursky sono io, lo stesso che ha pubblicato il post ieri sera sugli Stones e Alta fedeltà di Hornby ancora salutoni e tante cose!

Ascolti volanti...

So, What' s the story morning glory?

Come va people? Spero bene, se va male consolatevi, pensando che prima o poi questa stofack, ovvero l' umidità della bassa padana ci mollerà, e cmq un estate così è parecchio godibile, dopo alcuni disguidi telematici sono qui e pubblico un post volante prima d andare al lavoro
Ascoltatevi l' ultimo album di Jakob Dylan Seeing things se volete rilassarvi un pò (all' inizio lo scagavo ma merita, se poi vivete sulle lune di Geonosis o siete dispersi in qualche trullo pugliese e non lo sapete ancora, i The Verve hanno pubblicato un nuovo brano( tra qualche tempo salterà fuori anche il loro LP la song è Love is noise, this is pure class!!!)


Ecco a voi il fido Richard in un immagine di questa reunion