mercoledì 29 luglio 2009

Placebo live@Castello di Villafranca

Panorama suggestivo quello offerto dal castello di Villafranca(VR) dove i Placebo di e con Brian Molko, hanno suonato un'ora e mezza davanti a qualche migliaio di fan per un concerto intenso, (forse) rovinato da qualche stop di troppo come una querelle tra il cantante e alcuni fan piuttosto agitati delle prime file:“volete continuare a vedermi suonare questa chitarra? Bene, allora smettetela di menarvi, a un concerto bisogna solo divertirsi!”. Di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia, confrontando questo atteggiamento così prudente con quello più strafottente e “ribelle” che Molko tenne sul palco dell'Ariston a S.Remo, dove distrusse la chitarra contro l'amplificatore per protestare contro gli spettatori imbolsiti del festival. Da allora solo questo è cambiato, perché la voce particolarissima e riconducibile solo a lui non è stata scalfita dai segni del tempo. Giusto qualche canzone e il pubblico ha temuto ancora quando il bizzoso cantante ha annunciato un nuovo stop al concerto dovuto a problemi tecnici. Superata l'empasse i nostri, rientrati on stage hanno continuato a snocciolare le hits che li hanno resi famosi alternandole ad alcuni pezzi dell'ultimo album Battle for the sun uscito recentemente. Con loro sul palco alcuni musicisti supplementari impegnati con violini, tastiere, chitarra e stranamente al basso (infatti è stato proprio lo strumento di Stefan Osdal, l'altro membro storico della band, quello che ha procurato più grattacapi). Umori alterni e problemi audio a parte, la performance seppur breve è stata convincente certificata ad esempio dal pogo a ridosso del palco, cartina tornasole della grinta di pezzi come Special K, The Bitter End, Every you every me. Grande assente Pure Morning, il brano con cui ormai dieci anni fa i Placebo conquistarono le classifiche di mezza Europa. Nel solido lotto della tracklist non è mancata nemmeno una parte più soft, dove hanno trovato posto le migliori ballate nel repertorio della formazione britannica come Special Needs, e la nuova Happy you're gone.

domenica 26 luglio 2009

Auguri Mick!

Oggi compie gli anni Mick Jagger, Mr. Jumpin Jack Flash.

Like a Rolling Stone: Live



Ladies and gentlemen please welcome The Rolling Stones...

sabato 25 luglio 2009

Santana live@ Piazza della Loggia

Nel concerto di mercoledì sera in Piazza della Loggia a Brescia Santana ha riconfermato, se mai ce ne fosse stato bisogno, il suo talento cristallino, che l'ha portato a costruire una carriera incredibile, iniziata tre anni prima rispetto alla storica performance di Woodstock nel 1969 e proseguita tra alti e qualche sporadico “basso” fino alla resurrezione del 2000 con Supernatural, album di duetti e collaborazioni eccellenti e variegate. Il live quindi ha ben bilanciato l'anima incendiaria dei primi album, con Abraxas in testa dove hanno trovato posto jam lunghissime e coinvolgenti, con il lato più mainstream e "radio oriented" adottato negli ultimi anni dal chitarrista messicano.
A metà concerto imbracciata una chitarra color madreperla, ha suonato divinamente Samba Pa Ti facendo perdonare l 'omissione dalla tracklist di gemme assolute, come Black Magic Woman e Oyo Como Va. Due ore di live arricchite da improvvisazioni lunghissime, che hanno bissato, per intensità e coinvolgimento sulla platea, i miglior momenti live di Santana, visto che a Soul Sacrifice, Jingo ed Evil Ways si sono aggiunte Into the night, Maria Maria e Smooth,accolta con un boato da parte dei tanti giovani presenti alla data bresciana, che per motivi anagrafici non hanno sicuramente dimestichezza con la prima produzione del musicista. Un flusso ininterrotto di suoni, assoli, percussioni e sonorità latine quello proposto dai 10 membri della backing band del titolare, con la sua chitarra, in bell'evidenza a dirigere le operazioni. Non è stato un mero sfoggio di tecnica, bensì un concerto sincero e sentito dal pubblico e dai propri interlocutori, sempre più sciolti mano a mano che le canzoni si susseguivano, per questo motivo sul finale, Santana ha ringraziato il pubblico più volte ribadendo che “è dall'amore che nasce la musica migliore, come quella di Hendrix, Bob Marley e Marvin Gaye".Grande.

lunedì 20 luglio 2009

Moon walk: try this!

- Allunaggi-
Il 20 luglio 69 ci mettevamo ( a quanto sembra) piede... Ecco una playlist estemporanea dedicata alla luna, enjoy!

  • The Police: Walking on the moon
  • Echo and The Bunnymen:The Killing moon
  • Vasco Rossi: Luna per te (l'unica italiana che mi è venuta in mente, tintarella a parte)
  • Elis Presley: Blue moon
  • Dead Kennedys: Moon over Marin
  • Shivaree: Goodnight moon
  • REM: Man on the moon
  • The Rolling Stones: Child of the moon
  • Foo Fighters: Virginia moon
  • The Black Crowes: Black moon creeping
  • Television: Marquee moon (gli Strokes non hanno inventato niente!)
  • AC/DC: What's next to the moon
  • Neil Young: Harvest moon
  • Frank Sinatra: Fly me to the moon

Than Moondance and many many more...any suggest?Bye!

domenica 19 luglio 2009

u2: live @San Siro

-Il resoconto di una groupie rock n roll sul concerto dell'8 luglio-
"The Saints are coming...e proprio come “santi”, Bono&Co, sono sbarcati a Milano, osannati da una folla di 70.000 persone,niente di che no?!Accade a chiunque...
Beh posso dire che tra quella folla io C'ERO! Sono passati tanti anni da quando mia sorella me li fece ascoltare la prima volta col “mangianastri”, e chi l' avrebbe mai detto che un giorno avrei visto quella storica band irlandese dal vivo? Beh quel giorno l' 8 Luglio, è arrivato!..
Dopo un viaggio trafficato in una Milano stranamente dal cielo azzurro, siamo arrivati a S.Siro intuendo subito che la folla era quella delle grandi occasioni, per non parlare dell'imponente palcoscenico, una mega struttura alta circa 30 metri, che svetta all' interno del Meazza, quasi come un futuristico incrocio tra la Tour Eiffel e lo Space Shuttle!E' enorme, lo stadio la contiene a mala pena!I posti,ahi noi, sono molto lontani, ma lo spettacolo toglie cmq il fiato. Sullo sfondo una Milano illuminata dalla luna piena, sul prato dello stadio il DELIRIO...


Alle 21.01 Bono è già sul palco, i brani si susseguono uno dopo l' altro, per nostra fortuna molti sono “cimeli storici”, ogni tanto qualche pezzo del nuovo album (tra questi anche un piccolo remember del grande Jacko). Il maxi schermo trasmette immagini, foto, tutto contornato da luci, colori, effetti speciali....e la voce di Bono, che conserva ancora la sua straordinaria potenza riecheggia ovunque: No line on the Horizon, Magnificent, I Still haven't found..., Vertigo, City of blinding lights...la pelle d'oca rimane, non va via, dal primo accordo di Edge, fino alle bellissime note di Sunday Bloody Sunday, Beautiful Day, Pride, With or without you, Walk On e One. Il palco è così illuminato, lo stadio così splendente, mi chiedo se tra poco sullo schermo non appaia un countdown, e tutta la struttura prenda il volo come un astronave spaziale! Guardo l' orologio, cazzo già le 11.15! X vola così il tempo ai concerti? Bono ci dedica l' ultima bellissima canzone: Moment on Surrender, per poi lasciarci con un solenne inchino e, accompagnato dalla band, lascia il palco. Rimaniamo quasi sorpresi, le luci dello stadio si accendono, l' “astronave” si spegne tra le note di “Vincerò” cantata da Pavorotti. Restiamo lì immobili, guardandoci intorno e cercando di capire se ciò a cui abbiamo assistito sia sogno o realtà...ma la voce di Bono risuona ancora nella testa, nel cuore....si io stasera C'ERO, ho partecipato a uno dei concerti che credo sarà tra i più belli della mia vita...grazie U2......MAGNIFICENT!!!"
PS: Rosicando dall'invidia per essermeli persi, ringrazioni cmq l'amica del blog per il post!

giovedì 16 luglio 2009

Chickenfoot

Oltre all'etichetta explicit lyrics appiccicata sulle copertine di album troppo "cattivi", ne servirebbe un'altra a certificare i lavori dei supergruppi, mostri a più teste che molto spesso scontentano i fan di questo o quel musicista coivolto nell'esperimento: gli Audioslave, sciolti senza troppi rimpianti, hanno lasciato l'amaro in bocca ai fan dei Soundgarden e dei Rage Against The Machine di Tom Morello. Il difetto più grande la mancanza di amalgama tra i 4 e un atteggiamento troppo serioso. L'omonimo dei Chickenfoot, non corre pericoli del genere. Deluso per la mancata convocazione alla recente reunion dei Van Halen, Sammy Hagar ha arruolato Michel Antony al basso, con cui ha diviso gioe e dolori negli ottanta, il Peperoncino Chad Smith e nientemeno che Satriani come axeman, e ha realizzato l'album che l'ex socio (Van Halen appunto) non farà più. Qui finisce la fantapolitica rock. Ora per fortuna Chickenfoot offre parecchi assist per parlare di ottima musica, l'hard rock piacione di Sexy Little Thing che flirta con il blues e in alcuni momenti, come nei coretti di Oh Yeah addirittura con l'hair metal anni '80. Nessuno esagera con assoli e virtuosismi piuttosto gli sforzi sono a vantaggio del collettivo e di una formula ben bilanciata. Niente che faccia gridare al miracolo, per carità, di certo un buon divertissement o come direbbero i maligni, un antidoto alle crisi di mezz'età. Avercene.

mercoledì 15 luglio 2009

Sanatana & Friends

Stasera live di Santana @ Brescia, Piazza della Loggia. Sarà (spero) un concerto coi fiocchi... se poi c'è qualche guest bemmmei!

lunedì 13 luglio 2009

Questa è grossa...

Dico solo magari, Beppe Grippo si candida alla segreteria del PD, oltre a Franceschini, Bersani, Marino. Sarebbe bello vincesse, forse riuscirebbe anche a farlo, peccato che insabbierebbero le firme a suo favore, sicuro come l'oro.
http://www.beppegrillo.it/2009/07/beppe_grillo_candidato_alla_segreteria_del_pd.html#comments

venerdì 10 luglio 2009

100% Tarantino

The Tarantino Mixtape from Eclectic Method on Vimeo.

La crème del regista di Pulp fiction ed altro ancora nel video allegato. Bye!

mercoledì 8 luglio 2009

Casalmaggiore caput mundi

-Storie banali di comitati di quartiere incazzosi, palle di fieno e matrimoni senza orari­-
Con finto stupore ho letto stamani su un quotidiano locale della coda polemica successiva a una festa_l'occasione era un matrimonio_ celebrata a volume troppo alto che ha disturbato il sacro sonno domenicale delle cariatidi di questo paese. Sul ring il sopracitato comitato di quartiere incazzato con gli invitati alle chiassose nozze Ghanesi . Quel matrimonio non s'adda fare. O almeno non a volume così alto e così presto. Touché, anche i garantisti devono fare dietro front costretti_loro malgrado a dar ragione ai paladini della quiete pubblica_ però, si difendono sempre i garantisti in un'impennata d'orgoglio, bastava semplice mente mettere li qualcuno che controllasse la faccenda e il rispetto degli orari pattuiti. Senza carabine o quant'altro, ma con le chiavi del parchetto della discordia. Bastava anche rispettarli in prima persona i famosi accordi moderando i decibel e l'entusiasmo almeno per quell'oretta sulle tante a disposizione. La cosa più triste in mezzo a questo marasma è legata alla mancanza di comunicazione.


Meglio il sangue amaro dopo, preferibile a un legittimo controllo in progress fatto al momento. Voi non stareste leggendo un post lamentoso del genere. Qualcuno avrebbe fatto un'alzata di spalle in meno, altri però non avrebbero avuto pretesti per lamentarsi. L'agguerrito comitato difensore del bene ha già fatto presente che il numero di eventi programmati per l'anno nell'inutilizzatissimo parchetto/arena è prossimo ad esaurirsi (Quindi stop ...no, non coi Beatles e neanche coi Rolling Stones caro Morandi, però non chiedermi a cosa perché non te lo saprebbe dire nessuno. Stop al nulla allora). Nel pre parentesi si diceva degli eventi concessi per il 2009, per l'occasione 11, a questo punto vorrei sapere quali di grazia. Tornei di briscola e invido a parte.

martedì 7 luglio 2009

lunedì 6 luglio 2009

Dinosaur Jr: Farm


Due anni dopo Beyond, l'album del ritorno dopo una lunga assenza dalle scene, ecco di nuovo i Dinosaur Jr di J.Masics e Lou Barlow, esperti in distorsioni e per fortuna ancora bloccati in quel mondo di saturazioni, con la stessa indole arrabbiata e arresa oggi come allora. Però. Invece di essere una cover band del loro glorioso passato che fu, questi americani pionieri dimenticati del grunge e tra i pochi esponenti ancora credibili di un'attitudine estetica e musicale ormai in via d'estinzione, sanno essere ancora convincenti e sinceri, nonostante gli “anta” passati da qualche tempo. Nel ristretto gruppetto delle band seminali con pochi dischi all'attivo diventa abbastanza facile non perdere i consensi della critica, Rolling Stone America ha parlato di Farm come del “glorioso noise che ogni garage band sogna di suonare”. Non male! Forse di glorioso non c'è poi molto in questo lavoro, in senso di novità, ma LP non difetta di buone melodie, assoli come Dio comanda, un rock poco curato e a presa diretta che fa centro nella solare Over it e all'occorrenza sa essere malinconico e introspettivo. Alcuni passaggi ricordano il Neil Young elettrico ( guarda caso) un altro padrino del grunge. Divertirsi a giocare con la chitarra senza una direzione precisa come in See You e in Your Weather è un lusso che purtroppo si concedono in pochi. L'assolo di I don't wanna go there vale da solo l'acquisto.
Ps: cover fricchettona.