martedì 30 ottobre 2012

Black Cloud.

Nelle scorse ore l'uragano Sandy ha devastato New York ( e non solo, purtroppo). Tra le foto che circolano in rete, questa mi ha davvero impressionato. Per dovere di cronaca si tratta di uno scatto photoshoppato, che unisce la Statua della Libertà ad una tempesta del 2004.

domenica 28 ottobre 2012

Blake Lively

-Marchette-



Nessuna voglia di reclamizzare brand e marchi vari. Qui si loda la perfezione. Gente, ma quanto è bella Blake Lively? 
 ps: nello spot un remix di Midnight City... 

sabato 27 ottobre 2012

M83: Midnight City



What a song!

venerdì 26 ottobre 2012

The Rolling Stones: Love You Live

-Stupendi-


Ieri sera gli Stones hanno suonato a Parigi al club Trabendo davanti a 350 persone. Nel concerto perle sparse lungo 50 anni meravigliosi, da Start Me Up a Miss You, fino a Brown Sugar, Jumpin Jack Flash e It's Only Rock'n'Roll.   
Rosicata EPOCALE per il sottoscritto.

martedì 23 ottobre 2012

His Bobness...

-La tempesta perfetta di Bob Dylan-

  "A criticarmi sono le stesse persone che hanno cercato di appiccicarmi addosso l'appellativo di Giuda. Il   nome più odiato della storia dell'umanità! Quei dannati figli di puttana possono marcire all'inferno."

Bob Dylan.

lunedì 22 ottobre 2012

C'è poco da stare Allegri.

-Il panettone, questo sconosciuto-
Spinto da una saudade iperbolica, faccio una capatina al Bar Sport del blog: i sorrisi, gli abbracci, le pacche sulle spalle di qualche mese fa _ ultimo post per l'addio dei Senatori _ si sono trasformati in musi lunghi, un pò assenti, tristi, quasi per effetto di un morphing malefico. La classifica dei rossoneri, d'altronde parla chiaro: 7 punti in otto partite ridefiniscono il concetto di mestizia. Mai così giù dagli anni Quaranta. Si arriva addirittura, e qui sta il paradosso maximo, a rivalutare le sciagurate, scalcagnate annate di Oscar Washington Tabarez/Sacchi prima e Capello (bis) poi. Stagioni in cui si dilapidava (tanto) ad minch...am. Nella scorsa estate, invece si è speso qualcosina; esponenzialmente  meno, ma quel poco, sempre e rigorosamente ad minchi..am. Volenti o nolenti, club e allenatore si sono genuflessi alle rigide regole del Fair Play Finanziario cedendo Ibra e Thiago Silva per esigenze di bilancio. Oltre allo scambio con l'Inter tra l'ingrato Cassano e Pazzini (costato altri 7 milioncini),  l'assurdo acquisto di Niang ( già énfant terrible prima ancora di aver fatto tre e dico tre, passaggi in prima squadra) che secondo voci di mercato verrà ceduto a gennaio. Non dimentichiamo l'arrivo di Zapata, protagonista nella retrocessione in B del Villareal, l'oggetto miserioso Traoré, Constant ( ovvero l'inguardabile Ibra Nero), Bojan, relegato in panca sempre e comunque (ma diamogli spazio!).

Trapuntone pietoso sui capelli biondi di Muntari, dejà vu di Ibrahim Ba. Poi i panchinari dell'anno scorso, innalzati miracolosamente al ruolo di titolari _ miracoli dell'austerity (leggasi braccino da T-Rex) e della mancanza di programmazione dirigenziale. La forza della disperazione. Chi faceva la differenza (Binho, Nocerino. Boateng) è involuto, rattrappito, impalpabile. Senza dimenticare (strap)Pato...  Manca solo l'indiano dei Village People e siamo a bolla.  A Max deadmanwalking Allegri il compito di rivitalizzare l'armata brancaleone di Milanello, già da mercoledì nella partita di Champions con il Malaga. In ritiro dopo le 3 pericottish prese dalla Lazio, ennesima sconfitta che pregiudica il morale e annichilisce la classifica, speriamo metta in fila un undici decente. Non mi sento _ in un panorama così desolato, quasi lunare _ di condannare tout court il mister co.co.pro. Non si può cavare il sangue dalle rape, ma se Emanuelson è la chiave di volta del gioco, se la fascia di capitano è di Bonera, beh, qualcosa non va. Unici spiragli di luce nell'asfittica manovra rossonera De Sciglio ed El Sharawi, i soli uomini di prospettiva di una società allo sbando, che attende sottotraccia, come un miraggio nel deserto, una sosta refrigerante nell'oasi di qualche Emiro, utopico (al momento) investitore per ridare dignità ad una nobile decaduta. 

 

martedì 16 ottobre 2012

Neighbours?

 -Trip spaziali-


Recentemente ho visto Contact, film del '97 di Robert Zemeckis (Ritorno al Futuro uber alles) con Jodie Foster... e mi è partito un trip astronomico: mi sto appassionando sempre di più a pianeti, sistemi extra-solari, galassie, costellazioni. Per noi, quantificare distanze così "totali" è quasi proibitivo. D'altronde, come diceva il mago Merlino ne La Spada nella Roccia "siamo solo un puntino nell'Universo". L'intro del film, così come il finale sono da brividi e danno un'idea della cosa. Take a look!

 Papà secondo te c'è qualcuno sugli altri pianeti?
 Non lo so... però io dico che se ci siamo solo noi sarebbe uno spreco di spazio!

domenica 14 ottobre 2012

Liam on NME

-Senza la cover...- 


sabato 13 ottobre 2012

Mumford & Sons: I Will Wait

- Sarò sintetico-


Ma quanto è bella questa canzone?

venerdì 12 ottobre 2012

Muse: The 2nd Law

Fanno e disfano che è un piacere i Muse: prima lo “spoiler” che annunciava una robusta virata verso sonorità dubstep, poi il singolo, Madness, tremendamente Queen. Senza aver paura di sembrare blasfemi, dopo il precedente “eccessivo” di United States of Eurasia, Bellamy & soci sono alle prese con il loro lavoro meno omogeneo. Un caleidoscopio dove l'elettronica più o meno discreta si fonde con architetture orchestrali e derive rock. Arrangiamenti (quasi) mai banali, un campionario sonico talmente ambizioso, da risultare, in alcuni passaggi, addirittura esagerato. Survival (sigla olimpica) è enfatica e totalizzante, proprio come l'eredità che i Muse hanno deciso di raccogliere, quella dei sopracitati Queen. Il talento compositivo di Bellamy però non si discute. Senza apparente soluzione di continuità si passa da Follow Me _ seguito ideale di Bliss, dove è stato inserito il battito cardiaco del figlio neonato _ al rock in 5/4 di Animals, impreziosito da un sognante arpeggio di chitarra. Compositori senza una precisa collocazione, i Muse continuano a mescolare le carte, alternando poderose bordate chitarristiche a suadenti note di piano nell'arco di una manciata di secondi. The 2nd Law regala i momenti più felici nelle ballad, come in Explorers, il pezzo più Ok Computer di tutti. Il disco si conclude con la strumentale title track, divisa in due parti ed emblema di una riflessione apocalittico-filosofica sull'attuale crisi finanziaria.

giovedì 11 ottobre 2012

Dave Grohl: Il Richiamo del Rock'n'roll

Scream, Nirvana, Queens of The Stone Age, Foo Fighters: l'ex direttore di Kerrang! Paul Brannigan ripercorre la carriera di Grohl. Arcana pubblica, noi dobbiamo leggere. That's all folks!

..."Ricordo che Slim mi chiamava The Rocker, Era la prima volta che mi chiamavano così e io pensavo: "Dice sul serio?". Ero stato un membro degli Scream, inoltre avevo i capelli lunghi e parecchi tatuaggi, quindi sapevano bene che non ero uno di quei bravi ragazzi della Dischord che non bevevano, non fumavano ed erano andati alla Georgetown University. Ma non mi ero mai soffermato a pensare chi fossi. Non ero uno squatter, e neanche un senza tetto o un tipo indie: ero solo uno con i capelli lunghi e il giubbotto di pelle che suonava la batteria. Ma fin dal mio arrivo a Olympia fui "The Rocker"..."

domenica 7 ottobre 2012

Noel Gallagher Live@ Paladozza (Bo)

- It's good to be free -
 
Ier sera ancora una volta The Chief ci ha regalato un signor concerto. Pelle d'oca quando ha fatto D'yer wanna be a Spaceman...

giovedì 4 ottobre 2012

Jon Spencer Blues Explosion: Meat & Bone

Nella vita c'è bisogno di certezze. La Blues Explosion è una di quelle. Ad otto anni dal precedente Damage e con altrettante primavere in più sul groppone, la band è in palla come non mai. Otto anni e non sentirli dunque. Si, perché Spencer e soci _ accantonato il rockabilly degli Heavy Trash _ suonano ancora blues sporco e incasinato. Un ritorno viscerale, primitivo, DNA di un lp passionale e istintivo, senza ospitate, solo i tre newyorchesi a picchiare duro in studio, jammando che è un piacere (Zimgar). Meat and Bone è disco per divertirsi e basta, scarnificando all'osso la storia della musica del diavolo. Inquadrandolo così, l'album diventa un bignami di vent'anni di carriera e, più in generale di 50 anni nel panorama rock. Tra svisate punk alla Hives e standard hard blues, la Jon Spencer Blues Explosion si conferma la band giusta al posto e al momento sbagliato. Perché le loro alcoliche sfuriate chitarristiche non hanno avuto successo, mentre cloni, epigoni, nipoti e affini ispirandosi a loro ne hanno macinati di record? Una domanda da un milione di dollari che trova risposta con una parola sola: ingiustizia. Fregandosene (anche) di questo e provando a ristabilire qualche gerarchia meritocratica, l'explosion propone 13 sporchi rock'n'roll: Strange Baby, Get Your Pants Off che ammicca al funk con tanto di hammond sixties, e Danger, dove J.S. si riscopre figlio illegittimo di Elvis morso da un lupo mannaro. L'explosion è un dejà vù che non stanca mai.