domenica 15 febbraio 2009

Smashing Pumpkins: American Gothic EP


Il 7/7/2007 i riformati Smashing Pumpkins tornarono in pompa magna con Zeitgeist, disco di granitico hard rock, senza compromessi, molto heavy a livello di atmosfere. Per il dejà vu il nostro pelatone Billy Corgan e Jimmy Chamberlin (batterista originale della band), hanno reclutato Jeff Schroeder (chitarra) e Ginger Reyes (bass guitar) visto che James Iha e D' Arcy hanno gentilmente fatto sapere (con grande rammarico da parte di tutti i vecchi fan). Tralasciando considerazioni di varia natura in merito al senso delle reunion, (carriere soliste traballanti e carriere di altri astri nascenti e loro malgrado sbiaditi), il nuovo/vecchio gruppo è tornato a macinare riffoni, come confà. Non ha senso fare gli splendidi dicendo che Adore, Mellon Collie, e Siamese Dream erano di ben altro livello rispetto alle ultime uscite, non serve, sono affondi bislacchi e inutili. Ribadisco, ai nostalgici e a tutti gli assetati di buona musica sentitevi i vecchi pumpkins a go go. Poi per la gente interessata al "come è andata a finire" c'è un bel prodotto, una sorta di (well)come back, che mette in mostra il ritrovato senso melodico e soft dei nostri. I marshall e le chitarre distorte di Zeitgeist, in American Gothic sono traformati in malinconia e melodia, dubbi e domande, e la musica gongola nell' indecisione, accompagnandosi perfettamente ai testi di Billy. Questo è un ep acustico dove il cantante riordina le sue idee e abbandona per un attimo la furia iconoclasta del precedente album. Il primo pezzo The rose march inizia con un riff di riscaldamento, dopodichè entra la voce che si doppia e al secondo 33 (toh guarda, come il titolo di una loro canzone) parte una bella sequenza di accordi, e per un attimo ti fermi e sembra di essere tornati ad atmosfere molto simili a quelle degli esordi. D' altronde non erano loro a cantare The end is the beginning is the end per la colonna sonora di un qualche Batman? Can't you see me? Canta fiero Billy Corgan mentre emerge dalle nebbie in cui si stava impantanando con prove interlocuotorie e orgoglioso torna a mostrare la propria fragilità. In Again and Again Jimmy ti illude per un attimo con una Tonight Tonight part2, per il suo lavoro con le bacchette: grande canzone. Pox suona quasi come un pezzo unplugged proveniente dagli anni ruggenti del grunge e mantiene alta la tensione. La conclusiva Sunkissed vede le tastiere moderate e non kitch, a dare equilibrio e a bilanciare tutto il resto. Si torna a parlare di sogni e sconfitte, di delusioni e speranze. Si torna a parlare di Smashing Pumpkins.


2 commenti:

Scapricciatella ha detto...

Posso essere bislacca e inutile?
Il meglio, per me ovviamente, è in Gish e Adore ☻
Spero non facciano la fine di quegli artisti che nel rinnovo vanno incontro alla fine. Un esempio?
Il vecchio zio Pino.
♪ Come and kiss me sweetly ♥ ride the telephone ♫

costicols ha detto...

Adore è incredibile, ho visto che hai inserito la copertina dell'album su un tuo blog. Il booklet interno, la grafica sono meravigliose...