domenica 19 gennaio 2014

Los Campesinos!: No Blues

10 canzoni per continuare a credere, a cavallo tra 2013 e 2014, ai Los Campesinos!, miliardesima “nex big thing” d'Albione, prima osannata, poi dispersa e puntualmente resuscitata. Per fortuna No Blues, ultima prova del gruppo Gallese offre 41 minuti e 53'' di conferme. La formazione, nome “grosso” per l'indie pop britannico verso la fine degli anni Zero, si era un po' persa per strada, e il recente abbandono della bassista storica Ellen Campesino non lasciava presagire nulla di buono. Invece lo scossone è servito ai nostri per aggiornare una formula che segue dogmaticamente gli stilemi di certo brit pop. Parte del merito va data al producer John Goodmanson (in cabina di regia anche con Dead Cab for Cutie e Blonde Redhead) per aver valorizzato al meglio il materiale a disposizione. Non a caso For Flotsam strizza l'occhio ai Suede con la sua epica sonora. Il trittico iniziale sgombra il campo da dubbi e paranoie: No Blues diventerà nodo cruciale nella discografia dei Campesinos!: canzoni ben prodotte, brevi, fresche _ in una parola efficaci _ accompagnano liriche meno teenager oriented di un tempo e maggiormente consapevoli. A dispetto del titolo, evidente inno alla spensieratezza in contrapposizione al mood del Delta, ci sono momenti malinconici quasi sempre celati ma evidenti in Glue Me. Se Let it Spill omaggia i Cure in giornata buona, la melodia di Avocado Baby, secondo singolo è l'ennesimo ingranaggio perfetto, con un chours che si imprime dal primo ascolto. Idem per What dead leaves behind. 

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