martedì 3 marzo 2009

Eagles of Death Metal: Heart On


Dal deserto con ironia... fumettosi e improbabili. Gli Eagles of Death Metal non si prendono sul serio e fanno bene, perché altrimenti rischierebbero l' oblio. Niente suoni apocalittici a dispetto del nome minaccioso, quindi consiglio di astenersi _oltre agli onnipresenti perditempo_ anche ai metalloni. L' antico adagio che vale per tante ragazze non bellissime ma molto "simpatiche", può essere riciclato anche per questi rocker amici di Jack Black e Dave Grohl, musicisti che incontrano spesso on stage e in studio e con cui condividono una salutare attitudine cialtrona. Al gruppo, così come alle sopracitate ragazze "molto simpatiche" tocca fare di necessità virtù non potendo contare su altre doti, la buttano sull' allegria. Californiani, gli Eagles etc.. fanno un rock per certi versi simile a quello dei Queens of the Stone Age: siamo in ambito stoner, anche se il loro sound è molto più annacquato ed easy listening. In questo ultimo lavoro_ intitolato Heart On_ la formazione del baffuto cantante Jesse Hughes e di Josh Homme (leader delle regine) torna ggiovane e scanzonata, riproponendo un divertente garage rock dove i suoni sono volutamente sporchi. Le aquile del death metal non ambiscono ad essere iperprodotte, piuttosto puntano a recuperare l' ingenuità di padri spirituali come gli ZZ Top. Rock concreto (e alcolico?) che regalerà sicuri momenti di divertimento. Una piccola curiosità: furono ingaggiati da Axl Rose come gruppo spalla per il tour americano del 2006. Il diplomatico cantante dei Guns ' n roses una volta salito sul palco dopo di loro li ha definiti "I piccioni del death metal" grande Axl, riflessivo e accomodante. Consiglio: dopo la dichiarazione d' affetto per tanti cliché rock sbandierati ai 4 venti di Wanna Be in L.A., la distensiva Now I'm a fool e I' m your torpedo, allucinata e delirante psichedelia californiana.

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