
La prima buona notizia è che il riccioluto
los(t)
angelino non ha chiamato il suo debutto da solista "
Slash &
Friends". La seconda che il disco non solo ha evitato uno dei titoli più banali e insulsi della recente storia rock n roll, ma è pure bello.
Schizofrenico come conviene ad un album di duetti_zona franca dove concedersi il lusso della
disomogeneità tra una canzone e l'altra, senza il bisogno di un filo conduttore_ bazzica con
nonchalance lungo la strada maestra del rock vicino all'hard dei bei tempi, senza omettere anche episodi più leggeri e radio
oriented. E' il caso di
Promise con
Chris Cornell,
power pop efficace (a differenza dell'
imbarazzante pastiche dell'ex
Soundgarden con
Timbaland) che fa il paio con
Gotten, duetto con
Adam Levine dei
Maroon 5. Più di
Ghost,
mid tempo insipido che apre le danze con
Ian Astbury e il vecchio
Gunners Izzy Stradlin, merita la
cazzuta Watch This,
composizione strumentale con
Dave Grohl e
Duff McKagan a formare una sezione ritmica da brividi. L'
acceleratore rimane schiacciato nella trascinante
Nothing to say, infarcita di riferimenti amari e velenosi per l'ex socio
Axl Rose. Complimenti a
Slash per il blues poderoso di
By the Sword e per aver nobilitato
Fergie con una canzone finalmente degna di tale nome (
Beautiful dangerous),
Myles Kennedy, chiamato a
interpretare Starlight e
Back From Cali si conferma una delle voci più
interessanti (e meno considerate) del panorama hard rock.
We're All Gonna Die,
collaborazione tra
Slash e
Iggy Pop è l'epitaffio per un album
estemporaneo nella carriera del chitarrista, ma
paradossalmente migliore rispetto alle ultime deludenti prove dell'
axeman assieme ai
Velvet Revolver.
Al link allegato
http://music.aol.com/new-releases-full-cds/#/2 è possibile ascoltare in
streaming tutto l'album.
Cheers...
2 commenti:
Questa sì che è una bella notizia! Me lo ascolto TUTTO subito!
Thanks for da info, mate!
Bella Miguel! Spero ti piaccia!!!!!!!
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