giovedì 17 marzo 2011

Beady Eye: Different Gear, Still Speeding

"Hai dato una copia dell'album a Noel?" "No... credo lo abbia scaricato." Questa risposta, rilasciata durante un'intervista da un sardonico Liam Gallagher, impegnato nella promozione del debutto dei Beady Eye è il riassunto delle puntate precedenti (lo scioglimento, Parigi, quelle chitarre sfasciate e la parola fine all'avventura Oasis). Il titolo dell'esordio della nuova/vecchia band, Different Gear Still Speeding sintetizza il presente, la voglia di rimettersi in gioco senza stravolgimenti di sound. Sempre Liam pochi mesi fa ha chiarito cosa aspettarsi: " di certo non ci metteremo a fare musica Africana". L'album è l'istantanea di un gruppo coeso, testimonia la crescita musicale e umana di Liam e la sua voglia di rivincita urlata in Four Letter Word, il pezzo più "rock" del disco. I Beady Eye volevano dimostrare di cavarsela da soli, ed hanno fatto centro. In questo Mr. Pretty Green è stato aiutato da Andy Bell (ex Ride) e Gem Archer (Heavy Stereo), due autori di indiscusso talento ma giocoforza "schiacciati" da Noel. Con maggiore libertà compositiva hanno virato il sound ammorbidendolo rispetto all'ultimo Dig Out Your Soul. Ancora più Beatles, ma anche Kinks, The Who, Faces: in poche parole il meglio della Swinging London. A parte la spiazzante Bring The Light con le sue atmosfere rock'n'roll à la Jerry Lee Lewis, c'è anche qualcosa degli Smiths qua e là. For Anyone è una nuova Songbird, molto più melodica. I fab 4 vengono tirati in ballo clamorosamente in Wigwam e in The Beat Goes On, mentre l'onnipresente The Roller è la loro Instant Karma. Tra le "tirate" Beatles and Stones, ("omaggio" a My Generation), Standing On The Edge Of The Noise. Capolavori di Different Gear, Kill For a Dream e The Mornig Son, con la sua bellissima coda psichedelica.

1 commento:

james5 ha detto...

due parole sul concerto non le dici???? o la tieni buona per la radio?

ah cmq si anche se nn c'entra una fava

vergona