martedì 21 giugno 2011

Danger Mouse & Daniele Luppi: Rome

Danger Mouse è uno stacanovista: come se non bastasse il progetto Gnarls Barkley o nemmeno i “pacchi” di produzioni a destra e a manca che sta firmando (Black Keys, Gorillaz etc) adesso arriva questo Rome, gioiellino lungo 36 minuti figlio della lunga collaborazione con Daniele Luppi, (compositore italiano che ha già collaborato con Mike Patton per gli arrangiamenti del suo Mondo Cane). Qualcuno la chiamerebbe “musica “cinematica”, i più si limitano ad indicare questo disco come un omaggio alle colonne sonore all'italiana anni Sessanta/Settanta. La musica al servizio delle immagini: l'assist che Danger Mouse e Luppi lanciano ai registi di mezzo mondo è troppo ghiotto per lasciarselo scappare. Una manciata di canzoni eleganti, mai ridondanti nella produzione, ma piuttosto equilibrate e misurate, canzoni che partono con l'idea di accompagnare l'ascoltatore, brani nati per essere cercati con cognizione di causa e mai per imporsi. Oltre ad Edda D'Orso (voce in “C'era una volta il west” e altri capolavori di Sergio Leone), anche Alessandro Alessandrini (l'immortale fischio nei brani del Maestro Morricone) tra gli ospiti illustri di Rome. Poi nel ruolo di “gregari di lusso” Jack White e Norah Jones. I pezzi cantati dalla giovane singer americana ricordano per piacevolezza i migliori Morcheeba: pop della miglior specie. In questo senso Season's Trees ne è un esempio lampante. Roman Blue è sinuosa nel suo arrangiamento, altrettanto The Rose With a Broken Neck, dove Jack White non urla ma si mette al servizio del collettivo, garantendo la buona riuscita del prodotto finale. Per una volta, l'Italia ha smentito la fuga dei cervelli: tutte le strade portano a Rome.

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