lunedì 18 giugno 2012

Paul is Dead: la più grande supercazzola del rock

 Oggi compie 70 anni Macca! Ma..è  lui o non è lui? Dovrebbe. Se e dico se, vogliamo fare i complottisti _ prendendo per buona una supercazzola prematurata con doppio scappellamento a destra come fosse antani _ Paul McCartney sarebbe morto nel 1966. Un incidente stradale si sarebbe portato via l'autore di Michelle. I Beatles e il loro manager Brian Epstein, dopo aver rielaborato il lutto e sepolto (in località ignota) l'amico/compagno di band decisero di proseguire, con un sosia. Questa _ brutalmente sintetizzata _ è la teoria portata avanti dal Pid (Paul is Dead), corrente di fan secondo cui i Beatles superstiti, dal '66 in poi sarebbero solo John, Ringo e George. 3 e non 4. Sempre secondo i complottisti la sospensione dei live da parte della band andrebbe vista come una decisione imposta per guadagnare tempo, abituando il sosia, per gli amici Faul (falso) ad imitare Paul, quello vero, nella gestualità, nelle movenze, al basso, nell'aspetto. Cosa avrebbe spinto i superstiti ad andare avanti nascondendo tutto? La voglia di celebrare il compagno, il desiderio di continuare ad esprimersi ad alti livelli? La paura di un prematuro capolinea artistico? Un gesto folle e avventato? O la mancanza di sangue freddo, dovuta magari alle tonnellate di droghe assunte dal gruppo? Domande che ricorrono di tanto in tanto (va là, mettiamoci anche la voglia dei Beatles di gabbarsi del prossimo) nell'improbabile mondo delle leggende metropolitane del rock (a  proposito Jim Morrison ed Elvis se la spassano in un atollo sperduto nel pacifico sotto falsa identità, ma questa è un'altra storia). Tornando a noi, Faul sarebbe un poliziotto canadese, tale William Campbell, effettivamente sparito dal paese d'origine senza lasciare traccia. Dopo alcuni interventi estetici, per ridurre le differenze con l'originale (troppo evidenti secondo alcuni ricercatori/cialtroni italiani contattati da un noto magazine), venne accolto a tutti gli effetti. Spinti da un ingombrante senso di colpa nei confronti dei fan tenuti all'oscuro di tutto, i Beatles decisero di rivelare _ seppure in codice _ la verità tramite indizi, immagini, registrazioni, linguaggi cifrati nascosti nei dischi. Ecco, William Campbell è lui, l'omino con gli occhiali e i capelli all'indietro nel booklet del White Album. E il tricheco, The Walrus, non era John, ma Paul. Lo stesso Paul scalzo in Abbey Road, lo stesso Paul protagonista della cover di Sgt. Pepper, miniera di indizi circa la sua dipartita (la grancassa della batteria etc. etc.) Per tutte le altre "prove" basta andare sul tubo, vi stancherete a furia di complotti e intrighi...
Dopo averci scherzato un pò ovunque, anche al David Letterman Show, Paul si è lasciato scappare la  "verità" (ascoltate Gratitude al contrario)...

Qui sotto il video di Free as A Bird, sorta di "compendio" delle strampalate teorie del Pid. Anche se...



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