venerdì 16 novembre 2012

Flowers: Monna Lisa Store

 - (Br)It pop-
Prendi It's gonna be alright, con quel finale “bipolare” e sempre in bilico tra gli Oasis di Be Here Now e i Supergrass dei giorni migliori: non sembra vero che il panorama nostrano annoveri una realtà talmente “padrona” della materia, il brit pop per l'appunto, da sembrare un'istantanea, magari di metà anni Novanta, made in Uk. Invece i Flowers, sono italianissimi (vengono da Piacenza) e all'esordio _ dopo un Ep auto prodotto nel 2009 _ dimostrano subito il fatto loro. Oltre alla scanzonata For Anytime buon biglietto da visita, il disco si fa apprezzare nella sua interezza. Ottimo lo spunto di Heart of Life, che ricorda musicalmente pezzi di “gallagheriana memoria” e in cui vi è il richiamo ad un passo del De Profundis di Oscar Wilde, lettera scritta durante la prigionia, dove l’autore scavava nella sua anima per esternare pensieri, rimembranze e ossessioni. Altrettanto apprezzabile Four in a Row, brano con lo stesso mood “easy listening” dei Fratellis Per registrare l'esordio su lunga distanza Alex (voce e basso), Mel (batteria) e Steve (chitarra, seconde voci e songwriter della band) si sono avvalsi della collaborazione dell'ex Hormonauts Andy Macfarlane, chitarra solista in Country Shop e di Paolo ‘Apollo’ Negri(Link Quartet) all’hammond in Let me, It’s Gonna be All Right e Heart of Life. Il disco esce sotto l’Aka Fruit Records, nuovissima etichetta nata a inizio 2012.

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