lunedì 17 dicembre 2012

Manic Street Preachers: Generation Terrorist

L'esordio dei Manics è stato l'antidoto alla positività del post teacherismo, inteso come naturale evoluzione/aspirazione culturale per una generazione in cerca di riscatto e speranza dopo anni di bastonate _ non solo morali. Il debutto dei gallesi _ come detto _ è antidoto perché crudo, asciutto e scomodo negli argomenti trattati, corpo alieno rispetto alle eteree visioni anticipate dagli Stone Roses, tanto per citare altri padri putativi del movimento. Another Invented Disease e Motorcycle Emptiness le vette di un album che testimoniava l'amore, sopito con il tempo, dei gallesi per i Guns'N Roses e più in generale per quelle trame hard rock e glam, così in voga non solo sul Sunset Strip di L.A. Nonostante il tentativo fallito di imporsi oltreoceano, i Manic Street Preachers si affermarono comunque nel Regno Unito, vendendo quasi 300.000 copie dell'album, promosso concerto dopo concerto, singolo dopo singolo. In attesa di assestarsi, di album in album, verso sonorità prettamente anglofone, i Manics dimostrarono da subito una padronanza quasi assoluta della materia. I 6.07'' di Condemned to Rock N'Roll sintetizzano l'iniziale credo della formazione gallese, così come il punk di You Love Us. Motorcycle Emptiness _ melodicamente ineccepibile _ è il primo brano tendente alla perfezione dei loro singoli. Il riff migliore, però è quello di Another Invented Disease, così semplice, eppure inedito fino ad allora. Generation Terrorist vede un gruppo forse ingenuo nell'approccio (troppo istintivo?), ed ignaro delle ombre all'orizzonte (il chitarrista Richey Edwards è sparito nel nulla dal '95). "L'album e i demo suonano benissimo, le nostre ambizioni suonano ridicole, e considerando gli argomenti di cui parlavamo, eravamo veramente divertenti", ha dichiarato il bassista Nicky Wire commentando la reissue in uscita per il ventennale di questo Lp. 

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