lunedì 1 settembre 2008

Whitey Ford dieci anni dopo

Everlast era negli House of Pain, gruppo rap americano, per intenderci quelli di Jump Around e negli anni 90 vendeva valanghe di dischi. Disciolta la formazione ha ripreso una carriera solista dopo il poco fortunato debutto del lontano 1990, il cui punto più alto è coinciso con la pubblicazione del singolo Ends, portato anche sul palco di Woodstock 1999 http://www.youtube.com/watch?v=aKFMo8Cv81Y .
Personaggio di tutto rispetto nel mainstream statunitense, attualmente sta facendo anche il produttore: lo si può trovare dietro al mixer nell ultimo video di Snoop Doggy Dogg intitolato My Medicine (credo si chiami così). Everlast era dato per disperso al tempo dell' ultimo lavoro White Trash Beautiful, in cui non c' era traccia di pezzi che potessero fare la differenza in un prodotto comunque gradevole ma che si fermava al piacevole sottofondo e non invogliava approfondimenti ulteriori. Invece con il precedente Whitey Ford Sings Blues, dove il retaggio col rap/hip hop non era ancora stato scontato del tutto e il successivo Eat at White' s (questo maggiormente rock/blues) ci trovammo al cospetto di un grande interprete, capace di creare album omogenei e coesi ma comunque integri ed ispirati. Ha duettato anche con Santana nel best seller Supernatural con la canzone che, a mio modesto parere era la migliore del lotto, parlo di Put Your Lights On http://www.youtube.com/watch?v=q5a0OAtzrXE.
Sono passati dieci anni e Everlast ritorna con le sue storie di America intrise di sofferenza e ottimismo allo stesso tempo. L' album in uscita si chiama Love, War and the Ghost of Whitey Ford, un altro fantasma si aggiunge a quello Springsteeniano di Tom Joad: purtroppo sono sempre i migliori che se ne vanno! Nel nuovo singolo l ex House of Pain duetta virtualmente con Jonny Cash su un campionamento del suo ex gruppo proponendoci Folsom Prison Blues dal repertorio dell indimenticato country man.
Whitey è ancora tra noi, sempre in giro tra i bassifondi delle metropoli americane, guardando dagli angoli la vita che scorre e le sue continue stranezze. Non punta il dito, si limita a raccontare, indubbiamente un valore aggiunto. Quindi se cercate qualche bella canzone con voce, chitarra e campionamenti chiedete in giro del fantasma di Whitey...

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