domenica 12 ottobre 2008

Buone nuove

Leggevo l' internazionale ieri mattina e David Randall, un giornalista di un settimanale londinese, l' Indipendent on Sunday, ha fatto un esperimento: inaugurare una rubrica di buone nuove, in cui dare spazio esclusivamente a cose liete, non ai soliti e più disparati/disperati eventi negativi di cui stra bordano i vari disgraziometri, vale a dire i telegiornali (not open study of course!) o i loro più stretti parenti cartacei. Pare che il risultato sia stato molto apprezzato dai lettori: vorrei ben vedere, una dose di positività non fa mai male.Ad esempio si citano alcuni fatti ai più sconosciuti: al largo delle coste australiane sono state scoperte 500 nuove specie di crostacei e coralli; negli ultimi 20 anni la mortalità infantile è calata del 20%; la Norvegia ha stanziato un fondo di 1 miliardo di dollari per combattere la de forestazione in Brasile etc etc.L' input nasce dall osservazione del comportamento di un lettore di fronte ad una notizia: quasi per abitudine, si sofferma esclusivamente sugli aspetti peggiori, da risalto al purtroppo e non al però e giocoforza evade dalle considerazioni potenzialmente costruttive, positive, rasserenanti, ammesso che la notizia in questione non sia del tutto catastrofica. Quindi stiamo diventando sia come lettori che come produttori di informazioni cinici, disillusi e profondamente pessimisti. Un altra brutta notizia questa: dannazione ci sono cascato anche io....
http://www.internazionale.it/firme/articolo.php?id=20478

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