
I nomi li ho fatti tanto per essere brutale con paragoni che potrebbero dar fastidio ai fan della band; a ben vedere questa considerazione vale per qualsiasi gruppo in generale. I fan adoranti mal sopportano l'onta del paragone, lo sbeffeggio del confronto con il resto del mondo, per forza di cose in errore e in difetto rispetto agli idolatrati: "lui/loro non assomiglia/no a nessuno, quel sound è unico, non puoi paragonarli dai!".
Personalmente mi sono buttato sull'album incuriosito dallo spendido artwork del libretto, ricco di disegni meravigliosi fatti da Dave in onore dello scomparso Le Roy Moore _ cui è dedicato il lavoro_ membro della band morto un anno fa in seguito alle complicazioni per un incidente. Parlando di testi, il classico ottimismo di Matthews lascia spazio a domande incerte e traballanti (Lying in the hands of God). La musica è fresca e leggera, niente da dire sulla produzione di Rob Cavallo, l'unico appunto è per la durata totale ( forse eccessiva), con 2 o 3 brani in meno l'ascolto ne avrebbe sicuramente guadagnato. In mezzo a pezzi veloci e ricchi di suoni, cambi di tempo e strumenti diversi (banjo, violino, fiati...) c'è anche una perla: si chiama Baby Blue. Buon ascolto.
3 commenti:
ti lascio passare i paragoni, ma i disegni sono di dave stesso e (ma qui il fan è già incazzato)l' album è dedicato a leroy
Preparo i ceci per genuflettermi
Ho corretto dove ho scazzato, grazie per la precisazione...
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