mercoledì 28 ottobre 2009

Mudhoney: Live@Estragon


"Oh Lore bello il concerto di venerdì poi? Ma chi sei andato a vedere giusto?"

"I Mudhoney."

Chi? Non li conosco..."

"Per darti un idea sono i cugini scalognati dei Nirvana. Quel mondo li. Però loro non hanno fatto il botto."


E comunque con ancora impressa nellla mente la grinta, le movenze da Iggy Pop minore del cantante Mark Arm è stato meglio così. Venerdì scorso eravamo a Bologna, e a giudicare dalla gente e dall'energia sublimata dentro quelle splendide 4 mura dell'Estragon, potevamo tranquillamente essere a Seattle nel '90 '91 in qualche locale post industriale o (qualsiasi cosa vogliate). Questo è un gran complimento. Uno dei pochi fatti dalle grandi platee, che come dimostra il dialoghino di cui sopra poco conoscono di questi padrini ed ispiratori del grunge. La critica invece, e il pubblico di nicchia li ama e adora da sempre. Mai sputtanati, nonostante 20 anni di carriera sintetizzati in un concerto lungo e vibrante dove veri e propri inni minori di Seattle (Touch me I'm sick) si sono alternati a bordate punk, sberle veloci, sorde e volgari come la voce di Mark Arm. Per molti e per ammissione dello stesso Kobain un ispiratore. Di attitudine, accordi power e melodie. Assoli della madonna e un pogo che fa bene al morale e butta giù la pancetta. I Nirvana ce l'hanno fatta prima, loro in maniera diversa e sulla lunga distanza, da Superfuzz Bigmuff (uno dei titoli più geniali in assoluto dell'ultimo 20ennio discografico) a The Lucky Ones. Good enough, I'm now, e che dire di You got it??? When tomorrow hits è la ciliegina, intuizione di quello che avrebbero potuto ottenere se avessero svoltato assieme a Jeff Ament e Stone Gossard ai tempi. Su Suck you dry _momento ufficiale di inizio del delirio sotto il palco_ il bassista dei Mudhoney ha definitivamente mandato affanculo la cervicale.Steve Turner che cambia al volo una corda alla sua Gibson, stanca di esser grattuggiata con tanta violenza. Mai gruppo e urla sono state altrettante meritevoli di pogo nell'ultimo anno di concerti in Italia. Sublimi e villani, grunge, scalognati e tutto sommato belli sereni.




Try this tune: Suck You dry is mega!!!

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