domenica 3 aprile 2011

MILAN INTER: 3 - 0

...Si perché nella vita c'è sempre da recitare... In una manciata di parole, il Liga d'annata (era agli esordi con Bambolina e Barracuda) racchiude il prima e il dopo del derby di ieri sera, una partita su cui è già stato detto (e scritto) tutto e il contrario di tutto. In ordine sparso:
Non conta/ ci sono ancora in palio 21 punti/ è una gara come le altre/ non si decide nulla stasera.
Nonostante i complimenti per la diplomazia e l'arte retorica di giocatori, allenatori e dirigenti di Milan e Inter la verità è un'altra. Il segreto di pulcinella è un mantra che si usa in automatico davanti a taccuini e microfoni, un gioco vecchio che ormai non stupisce più nessuno. Con buona pace della scaramanzia e di paranoie varie e assortite. Al di là del dato sportivo (da anni il derby non era decisivo per lo scudo), è l'aspetto emotivo della stracittadina che emoziona sempre e comunque, anche un tifoso distratto come il sottoscritto. Dall'ultima volta che la sezione Bar Sport di questo blog ha alzato le saracinesche, ne è passata di acqua sotto i ponti, specie in casa nerazzurra, con l'esonero di Malitez, l'arrivo di Leo e una rimonta solo sfiorata. Si scrive Leonardo ma si legge voglia di rivincita, delusione, orgoglio, rabbia: da una parte e dall'altra. In cento e passa anni di storia non era mai successo che un allenatore passasse da una squadra all'altra di Milano nel giro di pochi mesi. Deluso per il trattamento, le tirate d'orecchie ricevute Leonardo, non si è "venduto" per 30 denari, come scritto da tifosi comunque dispiaciuti per la cosa, ma semplicemente ha voluto restituire lo "sgambetto", dimostrando di valere. Le critiche, sarebbero arrivate comunque, ma di certo non sarebbero state così feroci se il tecnico brasiliano appena arrivato alla Pinetina non avesse parlato di sogno che si realizza. Dopo anni nel Milan, quella ed altre frecciate fanno male. E hanno scaldato gli animi. Ecco perché quelle vecchie ferite, nei tifosi, nello stesso Leonardo ieri sera erano ancora aperte, a dispetto delle caute dichiarazioni distensive dell'allenatore (Rosso)Neroazzurro. Il clima, nonostante facesse di tutto per dissimularlo era da alta tensione. Nel cast un allenatore "tradito e traditore", un ex ingombrante, che si sforzava, non riuscendoci, di non pensare alle accuse urlate da tante comparse infastidite. Rapporti che si sono sgretolati in poco tempo. Alla fine il tuffo sotto la curva dei Milanisti che, dopo aver rifilato 3 sberle ai cugini, nonostante la gioia predicano ancora prudenza. "Non è cambiato nulla dicono", mentendo sapendo di mentire...

2 commenti:

Eremita Latino ha detto...

Come ho goduto!!!!!!!!!!!!!!!!!


BOATENG Presidente del Consiglio subito!!!!!!!!!!!!

Cuspide Scarlatta ha detto...

Come già scritto via sms a chi di dovere, vorrei solo dire una piccola e semplice esclamazione: "GRAZIE BARBARA!!!!"