giovedì 8 dicembre 2011

The Black Keys: El Camino

L'arte dell'arrangiarsi in tempi di crisi e di concorrenza spietata: il video cult di Lonely Boy _ con un ballerino improbabile e già oggetto di numerosi tributi su You Tube _ è il miglior biglietto da visita per i Black Keys. Alla faccia del viral marketing, alla faccia delle strategie sempre più sterili dei management delle major. Forse basta il primitivo blues rock venato di atmosfere sixties, forse basta quell'intro che non lascia scampo all'ascoltatore, preso bene da un sound così "facile". L'essenza di El Camino _ e più in generale della parabola artistica dei Black Keys _ poi è tutta qui: semplicità. Rispetto all'acclamato Brothers di un anno fa, l'ultimo prodotto licenziato dal duo dell'Ohio è più veloce, immediato non solo in termini di minutaggio ma anche a livello prettamente artistico. Si macinano riff alla vecchia maniera, riff sporchi impastati di blues e buon vecchio rock'n'roll. Stop. El Camino cita un po tutti, addirittura Jimmy Page che sembrerebbe quasi sul punto (in alcuni passaggi) di fare un cameo per Starway to Heaven: si si proprio il classicone del dirigibile, poi ovvio è più una sensazione e immediatamente terminato il "plagiomaggio" i nostri riprendono saldamente in mano il timone per tornare sui sentieri conosciuti dagli afecionados del loro sound. Probabilmente questo disco sancisce la definitiva volontà della formazione di accantonare quel percorso di sperimentazione intrapreso con l'ottimo Attack and Release (prodotto da Danger Mouse) dove oltre al classico intreccio chitarrabassobatteria c'era un timido tentativo di aggiungere qualche inserto sintetico per variare il sound.



Qui sopra il video di lancio del disco...

2 commenti:

Eremita Latino ha detto...

Bella la canzone! me gusta!

Non commento il ballerino xkè sono in conflitto d'interessi...

:-D

costicols ha detto...

Anche io :D