mercoledì 25 gennaio 2012

Litfiba: Grande Nazione

Il tempo, ultimo tema analizzato con Infinito nella Tetralogia degli Elementi (dopo fuoco terra, aria e acqua) si sa cura le ferite. Galantuomo ha finito con l'appianare i dissapori profondi tra Piero e Ghigo, ponendo fine ad un divorzio ormai decennale. Forse è l'unico vincitore nella guerra fredda tra le due anime dei Litfiba, quello stesso gruppo che secondo Pelù "nei Novanta era diventato come la Dc dei Settanta: ciò che ci sforzavamo di combattere agli esordi". La carriera solista del cantante fiorentino seppur commercialmente florida, iniziò nel peggiore dei modi (Toro Loco), mentre i Litfiba senza il loro leader indiscusso terminarono altrettanto male sul finire degli anni zero ridotti a suonare alle sagre di paese. Sul sito ufficiale del gruppo, dove sono stati eliminati dalla discografia ufficiale i 3 (trascurabili) album di Ghigo, sembra che dieci anni non siano nemmeno passati. Con il salto a pié pari da Infinito, via Stato Libero, all'ultimo Grande Nazione, quasi che il decennio da separati in casa fosse un onta di cui vergognarsi. Sonicamente siamo lontani dal pop morriconiano de Il mio corpo che cambia, sostituito da un sound nel complesso simile alle atmosfere di Spirito e in misura minore Terremoto, coppia di album quelli veramente memorabili, classici della fase a due dei Litfiba appena sotto ai capolavori con la prima formazione (da Desaparecido a Litfiba3). Purtroppo l'album evidenzia un unico difetto grandissimo: il primo singolo, banale, tamarro, Lo Squalo. Pessima scelta quindi, perché poi il wah wah di Ghigo, le invettive di Piero sulla malaffare all'italiana ci sono tutte, come negli anni belli di Terremoto, c'è lo sdegno nei confronti della politica (Tutti Buoni), l'atmosfera rock tzigana di Fiesta Tosta, la ballad conclusiva de La Mia Valigia. Se dal vivo hanno ancora un gran tiro, in studio però c'è un pò di ruggine... D'altronde lo dice anche Piero nell'energica Brado "Essere liberi non è mai gratis" e i dieci anni in solitaria forse sono costati (caro) a entrambi.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Posso capire una cosa?Non è una critica ma non ho capito cosa ne pensi di quest'album.Cioè, voglio dire prima lo paragoni a spirito e terremoto e poi quasi lo bicci per squalo?Non ti sembra esagerato bocciare un prodotto per una sola canzone?

costicols ha detto...

Diciamo che sul finire della recensione sono stato troppo indulgente forse più per affetto che altro visti i miei trascorsi (tra le medie e le superiori andavo matto per i Litfiba)... Squalo è orribile, ed è stato un errore usarla come singolo apripista. Poi il disco si può anche ascoltare, non lo boccio, ma di certo tutti avrebbero fatto a meno di quella tamarrata...