sabato 10 marzo 2012

Lana Del Rey: Born to Die

Lana del Rey gioca _ travestita da Fiona Apple _ nello stesso campionato delle varie Britney Spears, o Lady Gaga. Sta sbancando un po' dappertutto, giungendo dall'anonimato ai salotti buoni dei principali network televisivi. Born to Die è, a partire dal titolo, un'immersione nelle acque torbide e scure delineate dall'indole della giovane cantante. Anche se qui come nei video della Germanotta si intravede la medesima volontà nell'impressionare il pubblico con effetti a sorpresa (la Del Rey che canta su un trono vicino a due tigri), non c'è quel fragore, quella tamarraggine fastidiosa che ha reso miliardarie le varie starlette di cui sopra. La musica è sommessa, lenta ed ipnotica, l'andamento dei vari brani è orizzontale, questo significa che non ci sono slanci, non ci sono improvvisi cambi di tempo, ma piuttosto si segue costantemente un canone e una linea ben definiti (Video Games, Blue Jeans). Intendiamoci, sono pezzi perfetti per essere inseriti in ogni colonna sonora, sia di film "alternative" che di blockbuster, proprio perché seguono l'aspirazione di chi ha creduto e spinto per un progetto del genere, più che una raccolta di canzoni un concept d'atmosfera. Guardando il video della sua imbarazzante performance al Saturday Night Live, vien quasi da pensare che Lana Del Rey non sia ne una predestinata, ne _ per carità _ una raccomandata, ma semplicemente si sia trovata nel posto giusto al momento giusto. E come direbbe qualcuno a pensar male...

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