giovedì 24 gennaio 2013

Syd: See You Downtown

Chiamatelo “cittadino del mondo”, non tanto perché ha studiato 6 mesi a New York (al Drummer Collective della Grande Mela), ma piuttosto per la sua conoscenza della electro-geografia musicale tout court e per un curriculum bello pieno che lo ha portato a destra e sinistra tra collaborazioni, progetti, live e produzioni assortite ( tra gli altri ha collaborato con The Bloody Beetrots, Lee Mortimer, Dj Kaos...). L'esordio di Marco Pettinato... ops... John Lui sotto il moniker Syd (See You Downtown) è un debutto che parla ai club con il verbo dello stoner rock ( non si spiega diversamente quella coda acida in How Many Reasons). Matrice comune all'intera operazione, il recupero di soluzioni squisitamente anni Novanta (il prossimo filone definitivo del remake, direbbe il critico musicale Simon Reynolds), con flash dei Prodigy, omaggiati in Sinner. Just For a While sembra un remix firmato da Flood _ producer dietro agli episodi più sperimentali e disco degli U2 (Mofo), tuffo sintetico prima della morbida slide guitar di Frozen (sulle orme di Lanegan e Campbell?). Lo scorrere veloce (troppo veloce!) del tempo è il filo conduttore dei testi: lungi dall'essere un concept, l'opera prima di Syd è più semplicemente un invito alla riflessione. Il disco è stato ultimato nei Posada Negro Studios con la collaborazione di Roy Paci e Marco Trentacoste.

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