sabato 5 ottobre 2013

MGMT: S/T

Concettualmente Your Life is a Lie _ singolo estratto dall'omonimo album degli MGMT _ è una critica all'establismenth statunitense, una galleria grottesca di icone estremizzate dell'immaginario neo con. americano; sonicamente due minuti due pieni di tutto, sparati in loop continuo. Ovvio che con queste premesse il capitolo più accessibile, della raccolta sia l'altro singolo Alien Days: l'eredità (o le ultime scorie) di un percorso fortunato, che ha visto la band firmare canzoni perfette. Oggi _ a distanza siderale rispetto ad Oracular Spectacular (era il 2008) _ gli Mgmt sono altro: se Congratulations aveva diviso i fan per la sua complessità e il recupero di certa psichedelia old school molto meno diretta rispetto, ad esempio ad Electric Feel, questo nuovo lavoro segna una nuova metamorfosi per Andrew VanWyngarden e Ben Goldwasser, proiettati definitivamente nella stratosfera. Innumerevoli le influenze, su tutti i Flaming Lips di Embryonic, i Mercury Rev, gli Animal Collective, senza dimenticare il Syd Barrett “floydiano”, gli Air o Beck. Un bel casino insomma. Proprio per il suo essere onnivoro l'album richiede una sfilza di ascolti prima di essere assimilato. Strumenti in discordanza, complesse architetture sonore, un magma (all'apparenza) indefinito e indistinto che invece è sinonimo di abbondanza e frutto di una precisa scelta stilistica, condivisibile o meno. Sicuramente MGMT cresce con il tempo, regalando un botto di emozioni: dal beat di Introspection al pop notturno di Cool Song. 2, passando per le sfumature dark di Mistery Disease. Nel complesso MGMT offre idee e materiale per (almeno) tre album; unica pecca la voce, sommersa daigli strumenti e un pò sacrificata nel mix finale.

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