sabato 18 dicembre 2010

Badly Drawn Boy: It's What I'm Thinking...

Nelle ultime prove si era un po perso questo “ragazzo disegnato male”, ora con questo It's what I'm thinking Pt.1-Photographing Snowflakes si deve registrare una parziale inversione di tendenza: seppur lontana dagli alti standard qualitativi raggiunti da The Hour of Biwilderbeast (il vero esordio uscito nel 2000) il nostro torna in carreggiata dopo la parentesi un po deludente (almeno dal punto di vista prettamente commerciale) su major. L'album inizia in sordina con il malinconico arpeggio di Safe Hands su cui si appoggia la voce effettata di Badly che poco dopo, si giocherà subito il jolly con il terzo pezzo in scaletta: Too Many Miracles, non a caso il primo singolo estratto, infarcita di rimandi al sound dell'ultimo Morrisey. Piano, archi e l'acustica del cantante costituiscono l'ossatura della successiva What tomorrow brings, piccolo gioiello folk/pop dal grande respiro armonico. La title track _piuttosto lunga_ apre un filotto di canzoni poco a fuoco e meno interessanti a livello compositivo, l'ipotesi che ci siano un paio di filler si trasformerà in certezza in A pure accident. Fortunatamente BDB si riprende e con un colpo di reni riesce a ritrovare in zona cesarini (This electric) lo smalto con cui ha aperto l'album. In definitiva abbiamo tra le mani un lavoro che può essere visto come la trasposizione su piccola scala della sua carriera che, partita con promettenti ep autoprodotti e arrivata presto a unanimi riscontri di critica stava rischiando di assomigliare troppo a quella di colleghi meno ispirati e dotati di questo artista. Ecco perché It's what... va accolto bene, perché è il ritorno a casa di un bravo songwriter, probabilmente non più ossessionato di bissare il successo ottenuto con i brani inseriti nella soundtrack di About a Boy film con Hugh Grant tratto dal meraviglioso romanzo di Nick Hornby.

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