sabato 25 maggio 2013

Brian Jonestown Massacre: Aufheben

Chi ha ucciso Sgt.Pepper? Gran bella domanda, forse John Lennon, forse tutti e 4 i Beatles, forse proprio i Brian JonesTown Massacre che, con l'omonimo disco del 2010 lanciarono l'interrogativo, abbozzando _ credo _ una risposta nel capolavoro Fett Tipped Pictures of Ufos. E chi è stato responsabile della seconda " majesties request" 40 anni dopo Jagger & Richards? Ancora loro (ma con un altro lp), quella gang di scoppiati guidata da Anton Newcombe. Quando avete a che fare con la loro musica, dimenticate la logica, il buon senso, l'equilibrio, il senso della misura, insomma un pò tutto. L'unica cosa da tenere bene impressa nella mente è la mitologia del rock'n roll, che, in questo caso, si snoda principalmente lungo l'asse Beatles vs. Stones, rileggendo il mito, tentando di riportare in vita il mellotron e le marimbas di Jones (il fondatore delle pietre rotolanti), immaginando _ decenni dopo _ il ritorno dei Fab Four dal guru Maharishi Mahesh Yogi in India. E proprio Panic in Babylon, strumentale, farebbe invidia ai Kula Shaker più ispirati con il suo sound orientaleggiante e il sitar in primissimo piano. Mentre il punto più alto di Aufheben è rappresentato dai campionamenti di Blue Order New Monday, Seven Kinds of Wonderful inciampa in un marasma sonico debordante, sovrapponendo due canzoni tra loro. Peccato che si perdona facilmente, specie con I Wanna Hold Your Other Hand, sorella cattiva del singolo sempiterno di Lennon & McCartney, un'altra pagina del personale vangelo apocrifo del r'n'roll di Newcombe. 

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